Ospedale di Monza, la Cir Food: “Tentato di riassorbire i lavoratori”

L’azienda di Reggio Emilia che ha rilevato la gestione del bar edicola del San Gerardo replica alle accuse dei dipendenti della Laser (precedente gestore) rimasti senza lavoro. “Abbiamo tentato di riassorbirli”.

La mattina gli ex lavoratori della cooperativa Laser hanno protestato contro la Cir Food. Questa nel pomeriggio ha emesso un comunicato che fa presente ragioni già espresse in occasione del primo presidio di fine agosto.

In primo luogo “chiarisce che il nuovo bar viene gestito in ragione di un contratto diverso da quelli soggetti alla normativa contrattuale del cambio d’appalto”; il locale inoltre “ha una metratura inferiore rispetto alla struttura precedente e necessita dunque di meno personale rispetto all’organico impiegato dalla precedente impresa”.

Cir Food è un colosso nel campo della ristorazione. Nata nel ’92, dalla fusione di tre cooperative; ha sede a Reggio Emilia. Serve 75 milioni di pasto l’anno, in 15 regioni; 11mila dipendenti, di cui 1200 cuochi (al 90% donne). Fatturato annuo: 500 milioni di euro. Fa servizio anche di ticket. Nell’impresa san Gerardo (Synchron) ha messo quote per 10,85%. Al momento del cambio di gestione ha rilevato il servizio bar edicola in modo totale. Sull’avvicendamento è aperta una causa, indetta dal sindacato Cub che appoggia i lavoratori rimasti senza lavoro; domani in tribunale la prima udienza.

Nel comunicato CIR food fa presente di aver “ricercato tutte le soluzioni possibili per favorire il riassorbimento del personale precedentemente impiegato da Laser, a conferma del proprio status di impresa cooperativa che mette al primo posto le persone e il lavoro”. In realtà sono 5 su 17 sono stati riassorbiti e, a,detta dei sindacati ,tre sono dimissionari.

L’azienda auspica “ che si raggiunga un’intesa che possa soddisfare le esigenze di entrambe le parti eliminando i conflitti sociali che a nulla di positivo portano”.