Ci sono un frigorifero, ma anche una bicicletta e molti altri oggetti di uso comune tornati a “nuova vita”. A partire da giovedì 8 aprile riapre al pubblico il Centro del riutilizzo di Lissone, inaugurato nel gennaio 2019 ed inevitabilmente chiuso a causa delle disposizioni anti-pandemia. Lo spazio è situato al fianco dell’ingresso della piattaforma ecologica di via delle Industrie e, seguendo tutti i protocolli anti-contagio, in questa nuova fase sarà aperto al pubblico il giovedì dalle 14 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 13. Cambierà anche la disposizione e l’accoglienza dei cittadini che avverrà all’esterno dello stabile per evitare ogni forma di assembramento.
Non cambia, invece, la filosofia che caratterizza da sempre il Centro del riutilizzo. Ciascun cittadino sarà libero di consegnare oggetti, purché in buono stato, che possano essere riutilizzati da altre persone e offrir loro una “nuova vita” anziché destinarli alla raccolta in piattaforma ecologica. Il personale del Centro, la cui gestione è a cura del Consorzio Comunità Brianza, provvederà a verificare la condizione del prodotto, registrando e catalogando il materiale idoneo.
Cambiano invece le procedure per il ritiro degli oggetti: prima di presentarsi al Centro, occorrerà infatti visionare il portale on-line dedicato raggiungibile digitando il seguente link: http://www.qrmobile.org/riusolissone ed individuare “a distanza” l’oggetto che si intende ritirare. A quel punto, sarà sufficiente recarsi al Centro del riutilizzo e comunicare all’operatore il titolo del prodotto (o il qr code riportato nell’apposita scheda) per poterlo ricevere.
Sul portale on line del Centro del riutilizzo si trovano oltre 900 oggetti in cui si spazia dai giochi per bambini e piccoli elettrodomestici, da capi di abbigliamento a quadri e biciclette.
Un “piccolo mondo” a costo zero per i lissonesi, indipendentemente dal valore dell’oggetto o del bene: cittadini, associazioni e scuole possono prendere ad ogni ritiro 1 prodotto per tipologia. È possibile ritirare un massimo di 4 oggetti al mese (e di 6 all’anno) per ogni beneficiario.