Nuovi divieti per Area B di Milano, protestano Aci e la Lega brianzola

Dall'1 ottobre il Comune di Milano ha previsto lo stop per l'accesso all'area B anche ai diesel Euro 5. Prostano Aci e la Lega: riguarda 106mila brianzoli
Milano
Milano – foto di vwalakte su Freepik

Entrano in vigore dall’1 ottobre ma fanno discutere da giorni. Sono i divieti previsti dal Comune di Milano per l’accesso alla nuova Area B, che da prima dell’estate è entrata in funzione con tutte le sue 188 telecamere a monitorare il perimetro del capoluogo. Restrizioni che riguardano i pendolari che raggiungono ogni giorno la città e che riguardano circa 106mila brianzoli, secondo quanto calcolato.

Nuovi divieti per Area B di Milano: dall’1 ottobre stop anche a diesel Euro 5

Da ottobre, oltre ai veicoli già esclusi dall’accesso (benzina fino a euro 1 e diesel fino a euro 3), il divieto viene esteso – salvo deroghe previste anche per categorie specifiche come i tassisti – a veicoli a benzina euro 2 e diesel euro 4 (come previsto già pre-pandemia) ed euro 5. Una delle possibilità per continuare a circolare è rappresentata dall’installazione del MoVe-In, ovvero la scatola nera per la deroga chilometrica. Oltre che dall’opzione della sostituzione dell’auto con un modello più moderno e meno inquinante.

Nuovi divieti per Area B di Milano: protestano Aci e la Lega

Protesta Aci, che ha chiesto una proroga di un anno, e protesta la Lega, che teme per la tenuta economica degli artigiani e di chi lavora sulla città.

Nuovi divieti per Area B di Milano, Corbetta: “Colpiti 106mila automobilisti brianzoli”

“Una decisione unilaterale e profondamente ingiusta che colpisce l’intero tessuto economico e sociale della provincia di Monza e Brianza”, ha detto Alessandro Corbetta, consigliere regionale commentando le nuove restrizioni e citando dati Aci.

I numeri, del resto, fotografano molto bene la situazione e fanno capire quanto gravi saranno le ricadute di questo provvedimento. Si tratta infatti di 1 milione e 397 mila autovetture immatricolate in tutta la Lombardia e di queste 105.980 nel territorio provinciale MB, che si aggiungono alle classi ambientali già precedentemente vietate. Di queste 21.622 hanno una alimentazione benzina Euro2, 35.081 sono diesel Euro4 e 49.277 diesel Euro5. In un momento come questo, provvedimenti come quello emanato dal Sindaco Sala mettono a durissima prova le aziende e gli artigiani del nostro territorio, nonché tutti i cittadini che per motivi di salute, di studio o di lavoro devono recarsi a Milano. Contro la decisione miope e incosciente del sindaco Sala e del PD milanese combatteremo in ogni sede politica e istituzionale”.

Nuovi divieti per Area B di Milano, Aci: “Moratoria di un anno, servirebbe anche per informare meglio”

Aci Milano, per voce del presidente Geronimo La Russa, ha sottolineato la poca informazione che si è tradotta in assalto ai numeri telefonici dell’Automobil Club milanese.

Un anno di moratoria sui nuovi divieti che dal 1 ottobre riguarderanno l’Area B, si vada oltre a una richiesta ideologica o di parte – ha detto La Russa – Fermare tutto per un anno permetterebbe di rivalutare la situazione e anche di comunicare meglio le nuove restrizioni. Sono infatti convinto, e lo evidenziano anche le telefonate che riceviamo ai nostri centralini dagli automobilisti, che in molti non siano consapevoli di cosa accadrà dal 1 ottobre. E inizieranno a fioccare le multe, con un’ulteriore beffa per i cittadini”.

Nuovi divieti per Area B di Milano, Monti: “D’accordo con Aci, anche Move-In rischia di non essere sufficiente”

Sottoscriviamo pienamente l’appello del presidente ACI Geronimo La Russa – ha fatto eco il vicecapogruppo leghista in Regione, Andrea Monti È folle pensare di vietare l’accesso a oltre un milione (1.277.134) di automobilisti lombardi che ogni giorno raggiungono il capoluogo. Voglio ricordare che grazie a una mia azione in Consiglio Regionale era nato Move-In, il servizio regionale di monitoraggio dei veicoli inquinanti, che permette di utilizzare anche le auto colpite dai blocchi seppur con chilometraggio limitato; ma tutto ciò rischia di non essere sufficiente di fronte alla decisione scellerata di bloccare addirittura le moderne Euro5 diesel, auto che per inciso furono vendute ai clienti come meno inquinanti, e che ora vengono stoppate per scelta del comune di Milano. Tutta la città di Milano e anche le province dell’hinterland sono nel caos. Nessuno ha le idee chiare, non ci sono informazioni capillari, veniamo subissati da chiamate, addirittura di cittadini spaventati che pensano di dover sostituire le loro auto benzina. Questa è la sciagurata conseguenza delle politiche della Giunta Sala, devastanti per chi vive nella città ma anche per chi abita fuori. Appoggiamo la proposta di ACI Milano, per inciso già lanciata anche dal Governatore Fontana, perché non si può attivare il blocco delle auto, tra pochi giorni, in un clima di totale incertezza e con una crisi economica senza eguali alle porte. È da irresponsabili”.