Il Tar della Lombardia accoglie la sospensiva dell’ordinanza del Comune di Nova Milanese nei confronti della ditta Nova Ambiente e si scatena la rabbia dei residenti della zona. Esasperati per l’iter interminabile della asportazione dei rifiuti speciali e pericolosi che ancora permangono nel sito di via Galvani, anonimi hanno scritto frasi ingiuriose sul muro di cinta dell’azienda che è chiusa da mesi.
Quella appena arrivata dal Tribunale amministrativo regionale è una vera doccia fredda, che gela l’ottimismo seguito all’annuncio della chiusura del sito con conseguente avvio delle procedure di asportazione dei materiali tossici. Un procedimento questo, interrotto a più riprese e non ancora concluso nonostante sia passato più di un anno da quando le autorità decisero di porre fine all’esperienza della Nova Ambiente per motivi di sicurezza.
Il Comune di Nova aveva emesso ordinanza di sgombero e anzi aveva anche fatto un accantonamento per sostenere a proprie spese lo smaltimento delle giacenze, con l’obiettivo di far ricadere il conto sulla proprietà una volta finito l’iter giudiziario. E invece, inaspettatamente arriva il primo stop con l’accoglimento da parte del giudice della sospensiva del dispositivo comunale. Di conseguenza, per il sindaco Longoni e per le famiglie del quartiere ci sarà da attendere fino alla prima udienza fissata per dicembre 2016 prima di poter riprendere a sperare in un esito positivo.