No alle moto su sentieri e nei boschi Petizione online del Cai Lombardia

Ha già ricevuto il sì della Commissione agricoltura e andrà in approvazione l’8 aprile in consiglio regionale. Ma il Cai Lombardia non ci sta e lancia un appello per fermare la deroga al divieto di percorrere in moto i sentieri di montagna, i boschi e i pascoli. Promossa una petizione online.
In moto sulle mulattiere e nei boschi: la Regione vota una deroga, petizione online del Cai Lombardia
In moto sulle mulattiere e nei boschi: la Regione vota una deroga, petizione online del Cai Lombardia archivio

Ha già ricevuto il sì della Commissione agricoltura e andrà in approvazione l’8 aprile in consiglio regionale. Ma il Cai Lombardia non ci sta e lancia un appello per fermare la deroga al divieto di percorrere in moto i sentieri di montagna, i boschi e i pascoli. Il Cai ha promosso una petizione online sul sito avaaz.org (vai), dal titolo «No al traffico motorizzato su sentieri, mulattiere, pascoli e boschi di montagna»: aperta il 28 marzo, veleggia verso i 10mila consensi.

La deroga prevede la possibilità per i Comuni di “rilasciare autorizzazioni per le competizioni motorizzate sui sentieri e nei pascoli di montagna”. Per «rendere possibili, normandole accuratamente, iniziative sportive che abbiano anche una significativa valenza turistica» aveva spiegato il relatore del provvedimento Alessandro Fermi di Forza Italia. Le opposizioni in Regioni per voce del Movimento 5 Stelle, invece l’avevano definita “una proposta di legge al buio perché non dà alcuna garanzia di tutela della flora e della fauna boschiva”.

Gli stessi argomenti ripresi dal Cai che nel testo della petizione parla di «effetto devastante per sentieri, mulattiere, boschi e pascoli interessatati dal transito», di «impatto estremamente negativo sul delicato ambiente naturale, sulla fauna e in termini di inquinamento dell’aria e acustico» e sottolinea «l’incompatibilità fra escursionismo e motociclismo su terreno comune, che appare un paradosso rispetto agli innumerevoli progetti ed attività (anche regionale) per la promozione e lo sviluppo del turismo dolce».