Il corridoio ecologico tra il Parco Valle del Lambro e il Parco delle Groane, pensato e disegnato in partenariato tra i comuni di Desio, Bovisio Masciago, Seregno, Sovico, Varedo e Politecnico di Milano Dastu, Agenzia Innova 21, Legambiente Lombardia e Parco delle Valli del Lambro, può cominciare a prendere forma.
Il progetto Nexus Ultima Frontiera che aveva mosso i primi passi nel 2012 può ora entrare nella fase realizzativa, grazie al contributo assegnato da Fondazione Cariplo attraverso il bando Connessioni Ecologiche 2016. A disposizione sono 700 mila euro. Verranno spesi per salvare il poco verde rimasto nel nostro territorio, uno dei più urbanizzati d’Italia, e creare un passaggio che possa migliorare la vita di uomini e animali. Il progetto prevede il miglioramento della rete ecologica di Sovico e Seregno e la creazione di una tangenziale verde tra Desio, Bovisio Masciago e Varedo. Alla conferenza stampa di presentazione, mercoledì 28 marzo in sala Pertini, erano presenti i rappresentati dei Comuni, degli Enti e delle associazioni partner.
«Il progetto – ha precisato Simone Paleari, direttore di Agenda 21 – realizza solo una parte dello studio di fattibilità fatto insieme e che rimane un patrimonio per le tredici amministrazioni comunali che hanno concorso alla stesura. In autunno partiranno le gare per le prime realizzazioni. Una seconda trance di lavori è prevista poi nel 2019 e 2020. Saranno piantati filari d’alberi, siepi, creati boschi e sottopassi faunistici. Un opera ecologica non si vede quanto una edile, occorre avvicinarsi per capirla. Per questo organizzeremo camminate nei luoghi interessati, visiteremo aree di cantiere e creeremo un almanacco a testimonianza del cambiamento, del prima e del dopo intervento».
«Il nostro – ha tenuto a precisare l’assessore desiano Giovanni Borgonovo – è un gioco di squadra intenso, tra amministrazioni di diverso colore. Nexus è una sfida stimolante».
«Con questo progetto – ha aggiunto Marzio Marzorati, vice presidente di Legambiente Lombardia – siamo nella fantascienza. Sistemando le aree verdi aumenteremo anche la possibilità di presidio del territorio». «Un territorio – ha completato Novak di Dastu – segnato da irregolarità, carico di recinti e costruzioni abusive, di discariche a cielo aperto. Che subisce violenze ed usi impropri».
Il corridoio è destinato a ridare fiato alle nostre città. Ne sono convinti tutti gli amministratori, nessuno escluso.