“Nessuna richiesta ai vigili per il raduno in ricordo di Donzello a Biassono”

Nessuno tra gli amici di Cristian Donzello ha chiesto l'autorizzazione alla Polizia Locale per chiudere via Friuli a Biassono. Ma il ritrovo per ricordare il 16enne morto in moto con ogni probabilità ci sarà lo stesso.
Biassono il luogo dell'incidente costato la vita a Cristian Donzello
Biassono il luogo dell’incidente costato la vita a Cristian Donzello Fabrizio Radaelli

Non ci sarà l’annunciato ritrovo domenica 19 marzo, a Biassono, per commemorare Cristian Donzello, il sedicenne studente monzese morto dopo lo spaventoso incidente in moto dello scorso 12 marzo.
O meglio, non ci sarà alcun ritrovo autorizzato. A confermarlo è il sindaco di Biassono, Luciano Casiraghi, che spiega il motivo della scelta. «Subito dopo aver appreso la notizia della morte del ragazzo una delle sua amiche mi ha contattato, scrivendomi alla mail istituzionale del Comune – racconta il borgomastro – Una lettera piena di affetto che mi ha commosso. Mi chiedevano di poter ricordare Cristian con un momento di silenzio, proprio in via Friuli, dove è successo l’incidente. Mi avevano chiesto di poterlo organizzare per domenica 19 marzo, a una settimana esatta dall’incidente, alle 16.30, alla stessa ora in cui il giovane motocilista si è scontrato contro l’auto che l’ha travolto. Mi è sembrata una richiesta comprensibile, il modo, da parte dei ragazzi, di elaborare la tragedia e dare un ultimo saluto al loro amico».
Non un raduno – avevano spiegato i ragazzi, assicurando la correttezza del ritrovo anche nella mai inviata al sindaco Casiraghi – ma un modo per salutare Cristian, «senza impennate, sgasate, solo silenzio e niente cavolate», come avevano ribadito gli amici nel messaggio circolato sui social.

Nessuna richiesta ai vigili e l’allerta del sindaco alla Questura

Una modalità pienamente condivisa dal primo cittadino, che ha spiegato ai promotori del ritrovo di contattare direttamente la Polizia locale, perché fosse predisposta la chiusura della strada per tutta la durata delle cerimonia laica. «Ho spiegato a questa ragazza cosa avrebbe dovuto fare, mi sono offerto di aiutarla a scrivere la mail di richiesta alla Polizia locale, mi sembrava che la loro intenzione fosse proprio quella di fare tutto alla luce del sole e invece così non è stato. Nessuno di loro si è voluto assumere la responsabilità dell’organizzazione».
Dopo la prima richiesta della giovane amica di Donzello, Casiraghi ha continuato a contattarla più volte, avendo saputo dal comando della Polizia locale che non era pervenuta alcuna richiesta per un ritrovo in via Friuli. «Le ho scritto tre volte lasciandole il mio numero di cellulare e pregandola di richiamarmi. Non mi ha mai risposto. Credo sia indice di rispetto ed educazione rispondere alle mail del sindaco».

Il ritrovo legalmente organizzato, così come era stato annunciato solo all’inizio della settimana non ci sarà, ma è facile pensare che gli amici di Cristian Donzello si ritroveranno comunque, anche senza autorizzazione, proprio come è stato fatto anche la domenica dell’incidente. «Ho già allertato la Questura e ho avvisato il comando dei Carabinieri, per prevenire altri incidenti o disordini», ha concluso Casiraghi.