Nella fabbrica di Meda venivano contraffatti capi Louis Vuitton, confisca dell’immobile e dei macchinari

Si tratta dell'effetto di una sentenza del Tribunale di Monza su indagini della Finanza di Como: due imputati hanno patteggiato la pena
Guardia di finanza
Guardia di finanza

Sequestro di un opificio industriale di Meda del valore di circa 400mila euro nonché dei macchinari per 9mila euro situati all’interno della fabbrica che sarebbero stati usati per contraffare marchi proprietà della società Louis Vuitton Mallettier. Due imputati sono stati condannati dal Tribunale di Monza rispettivamente a 2 anni e 3 mesi di reclusione (pena ridotta a 1 anno e 6 mesi per effetto del patteggiamento) per contraffazione aggravata e a 9 mesi di reclusione (ridotta a 5 mesi) per ricettazione. Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Como hanno dato esecuzione alla confisca.

Lo scambio di capi contraffatti scoperto dai Finanzieri di Como

La sentenza è arrivata dopo le contestazioni mosse dai Finanzieri lariani il 23 marzo 2018 quando, intervenendo di iniziativa ad uno scambio di capi d’abbigliamento contraffatti a ridosso della barriera autostradale di Como, avevano identificato, nella flagranza del reato, i soggetti presenti individuato immediatamente la fabbrica di Meda dove i capi contraffatti sarebbero stati prodotti. Perquisizioni avevano portato al rinvenimento di “un’ingente quantitativo di merce contraffatta ed etichette“, oltre che di “un impianto produttivo efficiente, consistente in numerosi macchinari per la lavorazione e stampa computerizzata dei tessuti, nonché macchine da cucire per la rifinitura e l’etichettatura dei prodotti” specificano i Finanzieri.

Contraffazione l’aggravante che ha fatto scattare la confisca dell’immobile di Meda

Il Tribunale con la sentenza “ha riconosciuto la sussistenza della circostanza aggravante del delitto di contraffazione” per la quale “è prevista anche la confisca dell’immobile e dei macchinari utilizzati per svolgere l’attività illecita“. Nei giorni scorsi, i Finanzieri lariani hanno pertanto proceduto all’esecuzione del dispositivo di condanna e quindi alla confisca dell’immobile e dei macchinari utilizzati per commettere la contraffazione.