Più veloci in rettilineo delle Mercedes ma nei tratti di curva le Ferrari non sono, almeno nella qualifica del GP della Cina, all’altezza delle Mercedes. Il responso sul giro veloce per la griglia di partenza ha dato ragione, per la seconda volta alle frecce d’argento con Valtteri Bottas più veloce di Hamilton a dimostrare che in questa stagione non ci saranno ordini di scuderia e i due piloti potranno fare corsa libera. Prima fila, dunque, tutta Mercedes e seconda tutta Ferrari: 23 millesimi fra Bottas e Hamilton, 17 fra Vettel e Leclerc; tre decimi fra la prima e la seconda fila dello schieramento. E in terza fila le Red Bull di Verstappen e Gasly, con l’olandese che ha commesso un madornale errore nel giro conclusivo del Q3: Hamilton è uscito in pista per primo, ha percorso il tracciato molto lentamente, le Ferrari si sono accorte del trucchetto per far prendere bandiera a scacchi a qualche avversario prima di cominciare l’ultimo giro buono, cosicché Leclerc e poi Vettel hanno superato Verstappen. Vettel non ha preso bandiera per 3 secondi mentre Verstappen è rimasto buggerato.
I tre decimi di distacco delle Ferrari dalle Mercedes sono risultato di pista. Un tracciato che ha un lungo rettilineo e un secondo più breve con una parte centrale formata da curve difficili, soprattutto l’ultima, quella che immette al rettilineo del traguardo. In teoria, guardandola qualifica e il Q2 fatto con gomme medie (gialle) con le quali i piloti faranno la prima parte di gara, per le Ferrari non ci sarebbe possibilità di vittoria. Anche la frase finale di Vettel (“noi siamo più veloci in rettilineo ma loro lo sono un bel po’ nei tratti con curve”) darebbe indicazioni di vittoria Mercedes, quasi scontata. Ma la gara è lunga, nelle 24 ore che la precederanno i tecnici di Maranello potranno valutare il da farsi studiando i dati della telemetria: il passo gara sarà determinante, quindi lascio aperto uno spiraglio, nella porta che conduce alla vittoria, per l’eventualità e la sorpresa che nelle corse sono fattori sempre in grado di giocare ruoli importanti.