Monza, violenta le figlie adolescenti dell’amante: arrestato un settantenne, la madre sapeva tutto

Arrestato un uomo di 70 anni, residente nella provincia di Monza, per abusi sessuali su due sorelle preadolescenti, figlie dell'amante.
Polizia di Stato squadra mobile
Polizia di Stato squadra mobile

La verità era emersa durante un ricovero, quando una ragazza aveva confidato al medico di “sentirsi un peso dentro, una cosa vergognosa che non aveva mai detto a nessuno”. Da lì le indagini che nella mattinata del 3 novembre hanno portato all’arresto di un uomo di 70 anni, cittadino italiano e residente nella provincia di Monza, indagato per abusi sessuali su due sorelle preadolescenti, figlie dell’amante, commessi tra il 2015 e 2020.

Monza, violenta le figlie adolescenti dell’amante: il racconto di una vittima

La freccia era stata scoccata nell’estate del 2019: durante un ricovero all’ospedale di Monza, una delle due ragazze aveva raccontato di un abuso sessuale subito all’età di 11 anni da un uomo che frequentava la sua casa. Un racconto doloroso, in cui la ragazza aveva citato anche la sorella anch’essa preadolescente. Erano state subito informate le forze dell’odine e avviate le indagini.

Monza, violenta le figlie adolescenti dell’amante: le indagini

Prima l’ascolto delle due ragazze. Una confermava tutto, descrivendo la violenza subita, aggiungendo che l’uomo le aveva promesso dei regali e le aveva inviato anche dei video in cui lui si masturbava, chiedendole in cambio delle fotografie.
La ragazza non ne aveva parlato con i genitori ma si era rifugiata nella droga, pensando anche al suicidio. La seconda ragazza, con grande sforzo e controllando le emozioni, aveva invece cercato di negare. Le indagini accerteranno che anche lei era stata vittima di violenze sessuali.

Monza, violenta le figlie adolescenti dell’amante: il ruolo della madre

Dal lavoro degli investigatori è emerso anche il ruolo della madre, che non solo non aveva supportato le proprie figlie, ma aveva cercato di indurre una delle due, la più decisa nel denunciare gli abusi subiti, a ritrattare le accuse, dicendole che le avrebbe giovato e promettendole un regalo.

Nei dispositivi sequestrati all’uomo dalla polizia le tracce inequivocabili dell’incubo vissuto dalle giovani e del coinvolgimento anche della donna. In particolare era salvato un video a sfondo sessuale che l’uomo aveva inviato alla madre delle ragazze accompagnato da un messaggio in cui chiedeva alla donna di farlo vedere a loro, oltre ad altri messaggi a fini sessuali che l’uomo inviava, a volte direttamente alle ragazze e altre volte alla madre, che si prestava a far da tramite tra l’uomo e le ragazze. L’uomo è stato trasferito in carcere.