Monza: una “Piccola casa” per i nuovi italiani dell’Est Europa, via alla raccolta fondi

Una raccolta di fondi per realizzare a Monza un Polo culturale, una “Piccola casa” dedicata ai nuovi italiani che provengono dall’Est Europa.
La casa del volontariato, sede del corso
La casa del volontariato, sede del corso Radaelli Fabrizio

Una raccolta di fondi per realizzare un Polo culturale, una “Piccola casa” dedicata ai nuovi italiani di qualsiasi età, in particolare coloro che provengono dall’Est Europa. L’iniziativa, proposta dall’ Associazione di Promozione Sociale “Adrenalina Culturalesulla piattaforma Retedeldono.it, proseguirà per oltre cinque mesi. L’idea vuole essere una naturale prosecuzione dell’esperienza di accoglienza dei bambini e ragazzi profughi ucraini e delle loro mamme e nonne realizzata tra aprile e luglio alla Casa del Volontariato di Monza dalla stessa associazione con il patrocinio del Comune e dei Lions club di Monza. 

Monza: l’esperienza dell’accoglienza tra aprile e luglio

Nel corso dei pomeriggi le persone venivano intrattenute con attività ludiche e culturali, comprese sedute collettive di arte terapia e di musicoterapia.
Ora alcuni profughi sono tornati a casa in Ucraina – spiega Vlada Novikova, presidente di Adrenalina Culturale e ideatrice dei progetti – la situazione, purtroppo, ancora oggi, non è delle migliori e potrebbero arrivare nuovi profughi. Comunque, vi sono tante altre persone, che non sono necessariamente profughe, che devono essere aiutate a integrarsi nella società italiana. Imparare la lingua è importante, ma non basta. Occorre immergersi nella cultura del paese. Una cultura ricchissima e variegata fatta di arte, storia, musica, teatro, letteratura, cucina e tanto altro ancora”.

Monza: Casa del Volontariato ancora in pole position

La sede più papabile della Piccola Casa (che potrebbe partire ancora prima della conclusione della campagna di crowdfunding) è ancora la Casa del Volontariato dove si terranno a cadenza regolare lezioni di lingua italiana, musica, canto, disegno, giochi di gruppo e danza con docenti qualificati e si pianificheranno visite a musei, mostre con guide professionali, partecipazione a concerti e attività diverse in collaborazione con pedagogisti e psicologi.