Monza: un ristorante su tre ha i locali in affitto e non riesce a pagare, una proposta per salvarsi

Cedolare secca, revisione dei contratti, credito di imposta: sono le proposte dei Ristoratori uniti, associazione nata a Monza, per affrontare il problema degli affitti dei locali che pesano come macigni.
Vincenzo Buttice
Vincenzo Buttice Fabrizio Radaelli

I Ristoratori Uniti di nuovo in campo in difesa di una delle categorie lavorative più penalizzate dalla pandemia. Al centro del dibattito dell’associazione di titolari di ristoranti nata a Monza c’è la questione degli affitti che, in questi mesi di mancati guadagni, pesano come macigni nei bilanci dei ristoratori.

«Il sistema delle locazioni, a tutela di locatori e affittuari, necessita di un sostegno strutturale perché in questo momento è impensabile creare condizioni volte a stimolare azioni e lungaggini giudiziarie e contenziosi – ha spiegato Vincenzo Butticè, ristoratore monzese, presidente di Ru.Un. -. L’insostenibilità del sistema di locazione è sotto gli occhi di tutti, i locatori hanno l’esigenza e il diritto di ricevere le liquidità concordate e i ristoratori hanno il dovere di corrisponderle, ma il problema non risiede sulla volontà o sul diritto e dovere, ma sulla possibilità di farlo in un sistema che è stato stravolto per l’avvento del virus».

Un problema, quello degli affitti di bar e ristoranti, che riguarda il 66% della ristorazione italiana, con contratti stipulati in momenti nei quali il mercato era in forte espansione. «Arroccarsi su condizioni contrattuali pre Covid potrebbe causare un’implosione forte per gli attori coinvolti, creando le condizioni per una sconfitta epocale per i soccombenti», conclude Butticè.

Le proposte di Ri.Un. e della Fiepet (Federazione italiana esercenti pubblici e turistici) – Butticè è anche portavoce regionale – sono di proporre il modello della cedolare secca e rimodulare i contratti di locazione o prevedere il prolungamento del credito di imposta direttamente in capo al locatore o immediatamente esigibile e cedibile a terzi.