Monza, un anno di viale Lombardia Il bilancio sopra e sotto il tunnel

Un anno di tunnel nel tratto della Ss36 a Monza e 20 milioni di veicoli già passati dal 4 aprile 2013 sotto il viale Lombardia, anziché tra le case di Triante e San Fruttuoso. È il bilancio dei Comitati per la galleria, con tre riflessioni.
Monza, l’inaugurazione di  viale Lombardia nell’aprile 2013
Monza, l’inaugurazione di viale Lombardia nell’aprile 2013 archivio

Un anno di tunnel nel tratto della Ss36 a Monza e 20 milioni di veicoli già passati dal 4 aprile 2013 sotto il viale Lombardia, anziché tra le case di Triante e San Fruttuoso. È il bilancio dei Comitati per la galleria che riunisce i residenti dei quartieri interessati dalla ciclopica opera che ha impegnato la zona con cinque anni di cantieri per il sottosuolo. E che ancora la interessa per il soprasuolo.

«La galleria urbana ha riscosso ampio consenso da parte di chi viaggia sulla Statale. I tempi di attraversamento della città si sono drasticamente ridotti – scrivono in un comunicato – In superficie, i residenti sono soddisfatti: l’area è diventata “normale”, come in qualsiasi altra parte di Monza, anche se restano alcune critiche e perplessità sulla sistemazione del sopratunnel che è in corso».

Tre invece le domande ancora in sospeso per quanto riguarda la galleria. E riguardano il corretto funzionamento del sistema di filtraggio dell’aria, le infiltrazioni d’acqua nella parte finale della canna Milano-Lecco e la sicurezza. Nel primo caso “In alcune giornate, nelle ore di punta, molti automobilisti segnalano senso di fastidio, o peggio”, nel secondo “l’osservazione diretta da parte di chi transita ogni giorno riferisce ancora di gocciolamenti e perdite”.

«C’è poi una “curiosità” che deve far riflettere – concludono i comitati – Gli addetti alla sicurezza fanno periodicamente esercitazioni e test sui sistemi, soprattutto il sabato e la domenica. In qualche caso, questi test hanno comportato l’attivazione dei semafori rossi agli imbocchi della galleria, con l’inquietante messaggio “incendio” scattato sul pannello luminoso. Ci risulta che non sempre chi transitava sulla strada si sia fermato, come invece avrebbe dovuto».