Tra qualche giorno in tutti i bar, i locali pubblici e le sale scommesse di Monza le slot machines dovranno rimanere spente dalle 23 alle 14: la restrizione, imposta da una ordinanza firmata martedì dal sindaco Dario Allevi, completa il regolamento per la prevenzione delle ludopatie approvato dal consiglio comunale a larghissima maggioranza a luglio.
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Durante il dibattito parecchi esponenti dell’assemblea cittadina hanno invitato l’amministrazione a limitare gli orari in cui è possibile giocare e a escludere le fasce di entrata e di uscita dalle scuole, quella dalle 10 alle 12 che attira soprattutto gli anziani e quella serale.
«Il gioco d’azzardo patologico – commenta Allevi – è un fenomeno sociale sempre più allarmante in quanto crescono le persone che si distruggono davanti alle macchinette mangiasoldi. Monza è il primo capoluogo di provincia a spegnerle mentre nessun’altra città impone uno stop consecutivo di 15 ore».
L’ordinanza sarà applicata tra un paio di settimane in modo da lasciare ai gestori il tempo per organizzarsi con i dipendenti: poi, per i trasgressori, scatteranno le multe da 500 euro e, in caso di recidiva e per chi consentirà di giocare ai minori, il blocco totale delle slot machines fino a un mese. I vigili, precisa il primo cittadino, hanno già sanzionato i titolari di parecchi servizi per il mancato rispetto del regolamento.
«Invierò l’atto – anticipa Allevi – agli altri 54 sindaci brianzoli: sarebbe importante che tutti lo adottassero per evitare che i monzesi vadano a puntare nei comuni vicini».
Desio ha già fatto e nei giorni scorsi ha deciso lo stop per sei ore: dalle 9.30 alle 11.30, dalle 16 alle 18 dalle 21 alle 23.
«Una decisione che nasce alla volontà di lavorare con ancora più convinzione per combattere la piaga sociale della ludopatia, schierandoci in maniera forte e decisa per contrastare il gioco d’azzardo patologico», ha spiegato il sindaco Roberto Corti.