Monza: si finge egiziano ma è marocchino, così rientra più volte in Italia

Sette cittadini extracomunitari irregolari sono stati fatti allontanare dal territorio italiano dal Questore di Monza e Brianza
Polizia di Stato all’aeroporto

Uno si sarebbe più volte finto cittadino egiziano, nonostante sia marocchino, ed è riuscito così, nonostante il rimpatrio (ma nel Paese sbagliato, quindi respinto), a tornare in Italia. Sono stati sette negli ultimi giorni i cittadini stranieri irregolari, numerosi dei quali già noti alle forze dell’ordine per vari reati, fatti allontanare dal territorio italiano dal Questore di Monza e della Brianza. Il 29 aprile un cittadino albanese 32enne, in alternativa alla detenzione in carcere dopo una condanna a 3 anni e mezzo per resistenza a pubblico ufficiale e spaccio di stupefacenti (in casa aveva 800 grammi di cocaina), come disposto dal Tribunale di Sorveglianza di Milano è stato rimpatriato nel paese di origine.

Monza, il “finto egiziano” è stato finalmente identificato dal Consolato del Marocco

Il caso del “finto egiziano” è terminato al Cpr di Milano, dove l’uomo, un 35enne, è stato collocato dopo essere stato “compiutamente identificato dal Consolato del Marocco”. Più volte denunciato per reati contro il patrimonio, lesioni personali a seguito di una rissa in una sala slot e danneggiamento, lo scorso 28 aprile era stato stato arrestato da agenti della Questura di Monza dopo la richiesta di intervento per un tentato furto in abitazione, in realtà un tentativo di occupazione abusiva. Durante l’intervento era stato rinvenuto un panetto di hashish di 86.90 grammi, denaro contante per 175 euro e un permesso di soggiorno risultato contraffatto.

Monza: “pericolosità sociale”, un 44enne gambiano rimpatriato

Nella stessa giornata è stato portato al un Centro permanenza rimpatri, questa volta in Friuli, un cittadino gambiano di 44 anni in Italia dal 2010 e già titolare di permesso di soggiorno in quanto papà di un cittadino italiano, e condannato a 2 anni per un cumulo pene a causa di reati per spaccio di stupefacenti, false attestazioni sulla propria identità personale, rapina. Gli è stata quindi rigettata l’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno per pericolosità sociale e il questore ha disposto il definitivo allontanamento dal territorio nazionale.

Stessa sorte anche per un altro cittadino marocchino di 47 anni in Italia dal 2004 e più volte arrestato per spaccio di stupefacenti. Nel 2008 era stato arrestato per tentato omicidio in quanto aveva aggredito un connazionale “colpendolo ripetutamente alla testa e al corpo con un martello, causandone il ricovero in prognosi riservata”. Negli anni successivi era quindi nuovamente denunciato per furto e furto aggravato e altri reati fino al 29 aprile quando è stato accompagnato all’ufficio immigrazione della Questura dalla polizia locale di Verano Brianza che l’aveva trovato in stato di alterazione alcoolica. Dopo una convalida da parte del Giudice di Pace di Monza, il cittadino marocchino è stato rimpatriato nel paese di origine dall’aeroporto di Milano Malpensa con volo diretto a Casablanca.

Monza: in Italia dopo il permesso vacanza studio in Norvegia scaduto

Nonostante fosse scaduto un permesso di soggiorno per vacanza studio rilasciato in Norvegia, invece di fare ritorno nel suo Paese un 26enne argentino ha raggiunto l’Italia dove si è trattenuto irregolarmente: il 2 maggio è stato quindi accompagnato alla frontiera di Milano Malpensa in esecuzione della misura alternativa disposta il 18 aprile in quanto aveva violato l’intimazione a fare rientro in Argentina emessa dal Questore il 21 marzo. Nella stessa giornata un cittadino boliviano 38enne, che aveva fornito diversi alias in occasione dei diversi controlli di polizia, è stato collocato al Cpr di Bari.

Monza: protezione umanitaria ma colpito da varie condanne

Nel 2012 aveva ottenuto protezione umanitaria, “senza tuttavia mai presentare istanza di permesso di soggiorno e avendo riportato condanne per rapina, rapina aggravata, ricettazione, furto, furto aggravato, stupefacenti, danneggiamento e porto abusivo di armi”. E’ stata quindi richiesta la rivalutazione della sua posizione alla Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione Internazionale di Milano: nel 2018 gli è stata revocata la protezione umanitaria con provvedimento notificato in carcere nel 2019. Scarcerato il 2 maggio dalla casa circondariale di Monza, giunto presso l’ufficio immigrazione della Questura, ha reiterato l’istanza di protezione internazionale, quindi il Questore ha disposto il trattenimento al Cpr pugliese.

Infine, il 3 maggio è stato rimpatriato un altro cittadino marocchino 38enne: entrato irregolarmente in Italia nel 2008 “e gravato da precedenti penali e condanne per reati in materia di stupefacenti”, aveva ottenuto un permesso di soggiorno nel 2016 come coniuge di cittadina italiana ma nel 2022 il rinnovo era stato rigettato per pericolosità sociale. L’uomo è stato trattenuto presso al Cpr di Milano e rimpatriato ma è rientrato illegalmente in Italia prima che trascorressero cinque anni dal suo rimpatrio. Intercettato dalla polizia locale di Monza ai Boschetti Reali di Monza durante un controllo è stato tratto in arresto per reingresso illegale sul territorio italiano e messo a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza, dove con giudizio direttissimo è stato nuovamente rimpatriato nel paese di origine.