Monza, si dà fuoco per protesta «Necessarie le barriere e il dialogo»

“Le barriere sono necessarie, ma serve anche più dialogo”. Sono sconcertati i residenti di viale Lombardia, raccolti nei Comitati di cittadini Monza Ovest, dopo i fatti di lunedì sera: un ristoratore si è dato fuoco per protesta contro i lavori di Anas.
Monza, la protesta in viale Lombardia di lunedì 24 febbraio
Monza, la protesta in viale Lombardia di lunedì 24 febbraio Fabrizio Radaelli

“Le barriere sono necessarie, ma serve anche più dialogo”. Sono sconcertati i residenti di viale Lombardia, raccolti nei Comitati di cittadini Monza Ovest, dopo i fatti di lunedì sera: un ristoratore si è dato fuoco per protesta contro i lavori di Anas e due agenti della Stradale sono rimasti feriti nell’immediato tentativo di salvarlo.

«Siamo sconvolti per quanto accaduto nel tratto sud di viale Lombardia, è un episodio grave che non doveva succedere – scrivono in un comunicato – Si possono e si devono garantire innanzi tutto la sicurezza dei cittadini, ma anche l’attività di commercianti e imprese, come è avvenuto su tutto il fronte interessato dai lavori della SS36, tranne in quel tratto. Ci chiediamo chi abbia convinto l’autore del drammatico gesto che l’unico modo per affrontare il problema era quello di non dialogare e opporsi a qualunque costo, sino a scelte estreme. Così come si è verificato sin dal 2004 in tutta l’area, soluzioni efficaci si possono trovare, purchè ci sia la disponibilità di tutti».

Poi un’analisi sui lavori: «Nessuno deve nascondersi che un sistema antisfondamento e antirumore in quel tratto è indispensabile, perchè deve contenere un tir che dovesse sbandare a 70 chilometri l’ora, con il rischio di finire sul marciapiede e contro le case. Ricordiamo che, purtroppo, ci sono stati in passato in quel tratto diversi incidenti, uno mortale. Invitiamo tutti a stemperare la tensione, a rilanciare il dialogo, a ricercare soluzioni. Un pensiero solidale va anche ai due poliziotti rimasti ustionati per salvare la vita all’autore della protesta».