Monza: Sandro Belli candidato sindaco per il Popolo della Famiglia

C'è l'ottavo candidato sindaco alle elezioni amministrative di Monza: è Sandro Belli per il Popolo della Famiglia con Ancora Italia.
Da sinistra Pino Arena, Sandro Belli, Andrea Cavenaghi e Mariella Desio
Da sinistra Sandro Belli, Andrea Cavenaghi

Ascoltare, motivare, coinvolgere e costruire insieme: è la strategia che seguirà Sandro Belli, l’aspirante sindaco di Monza del Popolo della famiglia e del movimento Ancora Italia. Dirigente d’azienda in pensione, nonostante i suoi 77 anni si tuffa nella competizione con l’entusiasmo di un giovane.

«Lo faccio per spirito di servizio, per dare il mio ultimo contributo alla società che mi ha dato tanto».

Chi è Sandro Belli

Nato e cresciuto a San Biagio, vive da trent’anni a Villasanta: impegnato da sempre nel volontariato parrocchiale, nel 1962 è stato tra i fondatori del coro alpino Fiocco Rosso che ha presieduto per decenni. A Villasanta è stato assessore ai servizi sociali dal 2009 al 2014 nella giunta di centrodestra di Emilio Merlo e da alcuni anni si è avvicinato al Popolo della famiglia.

L’ottavo candidato a Monza

Belli è l’ottavo candidato alle amministrative in un quadro che comprende il primo cittadino uscente Dario Allevi alla guida del centrodestra sfidato da Paolo Pilotto del centrosinistra, dalla pentastellata Elisabetta Bardone, da Paolo Piffer di Civicamente, Alberto Mariani del Grande Nord, Luca Speciani di Italexit, Michele Anastasia del movimento 3V a cui potrebbe aggiungersi Ambrogio Moccia.

Dichiarazioni e intenti

«Mi sono sempre occupato di volontariato – afferma Belli – ho fondato l’associazione di promozione sociale Villasanta attiva che, tra l’altro, organizza il pedibus per gli alunni delle scuole e consegna i medicinali ai malati. La salute non mi manca, ma la pandemia che ha smontato tutto mi ha fermato: non è possibile che a livello nazionale non si riesca a trovare qualcosa di nuovo attento ai valori della vita. Il Pdf punta proprio a rimettere la persona al centro della società».

Il partito, insieme ad Ancora Italia, si oppone al green pass considerato «strumento politico anticostituzionale e non sanitario» e all’obbligo della vaccinazione contro il covid-19 con l’obiettivo, precisa il coordinatore regionale Andrea Cavenaghi, di creare «un campo vasto di opposizione all’esecutivo Draghi, nella consapevolezza che le scelte assunte dai governi nazionali hanno avuto riscontri negativi sul tessuto economico e sociale di Monza».

«Il modo con cui è stata affrontata la pandemia – aggiunge l’aspirante sindaco – ha smorzato tutto: alcune regole sono necessarie, ma nel rispetto dei problemi delle persone».

Il programma

Nelle prossime settimane Belli si concentrerà sul programma elettorale: «Monza ha tante criticità – nota – farò l’elenco delle priorità tra cui la sicurezza, le periferie, il Parco, la Villa Reale, il prolungamento della metropolitana. Sono abituato a risolvere i problemi forte della mia esperienza tecnica non disgiunta dall’esperienza nel sociale: non abbiamo la bacchetta magica, ma metto a disposizione l’impegno, la correttezza e l’onestà».
Il simbolo e la lista saranno presentati nei prossimi giorni, conclude Cavenaghi che ha stretto l’accordo elettorale con il coordinatore lombardo di Ancora Italia Luciano Tovaglieri.