L’attuale presidente dei senatori della Lega, il monzese Massimiliano Romeo, è stato condannato a venti mesi nell’ambito del processo “Rimborsopoli”, l’inchiesta sulle spese pazze in Regione Lombardia aperta quando era consigliere al Pirellone.
Il tribunale di Milano ha condannato in tutto 52 dei 57 imputati tra ex assessori e consiglieri regionali a pene comprese tra un anno e cinque mesi e fino a quattro anni e otto mesi. Tra loro Renzo Bossi, figlio di Umberto, a due anni e sei mesi e Nicole Minetti di Forza Italia a un anno e otto mesi. A Romeo sono state contestate spese indebite, come pranzi, in un periodo di quattro anni: la condanna è sospesa e non sarà menzionata nel casellario giudiziario.
«Sono convinto di aver agito correttamente, in ogni caso ho restituito da tempo alla Regione la somma contestata dai magistrati e, a dimostrazione della mia buona fede, quelle per cui ho chiesto il rimborso tra il 2010 e il 2012 – ha dichiarato nel 2014 Romeo al Cittadino – «Non ho presentato scontrini per acquisti personali o voluttuari. Ho chiesto il rimborso solo per pranzi e cene istituzionali o di rappresentanza».