Ancora una volta. E quel box depredato oggi fa ancora più male delle razzie precedenti. I volontari dell’orto solidale di Cederna, 3mila metri quadrati tra via Tiepolo e via Riva a Monza, hanno davvero un nodo alla gola. Come loro anche tanti sostenitori che in questi anni hanno dato una mano e rimediato con generosità ad altri furti.
I ladri hanno di nuovo portato via, nella notte tra martedì 25 e mercoledì 26 maggio, tutta l’attrezzatura utilizzata nel campo che da diversi anni vede una decina di volontari impegnata in attività con persone con disabilità e a sostegno di un progetto di housing sociale.
«Il parroco don Giuseppe ci ha messo a disposizione un box negli spazi della parrocchia di via Muratori, proprio come ricovero sicuro – spiega Marcello Silvestri tra i fondatori della onlus Uroburo, l’associazione a cui l’orto “Grani di pepe” è collegato -. Questo, per cercare di porre rimedio a tanti grandi e piccoli furti di cui siamo stati vittime in questi anni. Ma i ladri hanno aperto la saracinesca, con ogni probabilità con un passe-partout, visto che non ci sono forzature, e si sono portati via tutti gli attrezzi».
Una desolazione. Tutto quello che serve, ogni giorno, per lavorare il terreno che la parrocchia ha concesso gratuitamente per il progetto e che funziona come un grande contenitore inclusivo ma anche come un luogo comunitario, dove gli abitanti del quartiere passano per portare a casa un po’ di verdura, qualche frutto, ma anche per fare due chiacchiere e scambiarsi qualche ricetta.
L’elenco dei beni sottratti è lunghissimo: un generatore nuovissimo, appena acquistato per poter organizzare all’aperto, in sicurezza, le prime attività di socializzazione dopo il lungo stop per la pandemia, una motozappa donata dai Coyotes, squadra di rugby della categoria over 35 di Cernusco, un set di attrezzi vari donati dalla farmacia di Cederna, un tagliaerba della parrocchia, una bici del volontario che ogni sera si occupa di esporre i rifiuti, due decespugliatori.
I volontari stimano un valore complessivo di 3mila euro: una cifra enorme per una realtà impegnata a doppio campo, nell’orto e nel sostegno alla realizzazione, appena avviata, del “condominio inclusivo” nell’ex asilo che sarà casa per disabili intellettivi autosufficienti. I proventi dell’orto, frutto esclusivo di piccole donazioni spontanee, sono tutte destinate a questo progetto. Ecco perché il furto, l’ennesimo, fa ancora più male.
«Andrò in commissariato a fare denuncia – conclude Silvestri – ormai ne abbiamo non so quante. Ma resta un’amarezza profonda».
Ora rimane anche il problema di cercare di mandare avanti comunque l’orto con le sue attività, proprio ora che la verdura, dopo la pausa invernale, sta tornando rigogliosa, con il suo carico di vita all’aria aperta, benessere e solidarietà. I volontari lanciano un appello a tutti, per chiedere una mano per una catena di solidarietà per nuove attrezzature. Si può aiutare con un bonifico: iban IT 22T 0845320400000000190263. È possibile donare anche con il proprio 5 per mille (codice fiscale 94628420153).