A tre settimane dalla carambola, era accaduta lo scorso 22 novembre, gli agenti della polizia locale di Monza sono risaliti al pirata della strada che in via Lario, a bordo di una Fiat Doblò aveva speronato un’auto, poi finita contro un’altra, prima di darsi alla fuga.
Un incidente a un incrocio, davanti all’istituto Mamma Rita, che non aveva avuto conseguenze per gli altri automobilisti, a parte seri danni alle loro vetture, una Fiat Grande Punto condotta da una donna di origine etiope di 76 anni e una Smart con al volante un monzese di 59 anni.
Il Doblò era sbucato improvvisamente da via San Primo e aveva investito la Punto che, senza contollo, era carambolata contro la Smart.
Alla scena avevano assistito altri automobilisti che agli agenti della polizia locale, subito accorsi, avevano descritto sommariamente il modello dell’auto in fuga e qualche cifra della targa. Da quella mattina sono state avviate certosine indagini che hanno portato gli investigatori di via Marsala a prendere visione di tutte le telecamere di sorveglianza della zona, comprese anche quelle di un’azienda privata. Immagini che hanno permesso di immortalare la scena dell’incidente, ma l’auto non era riconoscibile. Finché non sono incappati nelle immagini riprese dall’impianto di un’altra ditta dove la Fiat del pirata era entrata per alcuni secondi prima di sparire. Il numero di targa in questo caso era più visibile, ma non troppo.
Con l’ausilio delle tecnologie a disposizione dei colleghi della locale di Milano, gli agenti monzesi sono risaliti a una quindicina di mezzi “papabili” finchè non hanno individuato con certezza la Doblò, con segni sulla carrozzeria compatibili con l’incidente del 22 novembre. Il proprietario, un egiziano residente a Milano, ha detto che quel giorno l’aveva prestata al cugino di Cinisello, un 30enne. Il quale, messo alle strette, ha ammesso le sue responsabilità e si è visto comminare 262 euro in sanzioni