I servizi sociali di Monza stanno seguendo con progetti specifici una quindicina di abitanti, tra cui due minori, sfollati il 28 marzo dalla cascina Brina di via Sciesa, dichiarata inagibile per problemi di staticità dopo un sopralluogo dei vigili del fuoco: lo ha spiegato in consiglio comunale l’assessore al Welfare, Egidio Riva.
Monza: progetti dei servizi sociali per alcuni sfollati dalla cascina di via Sciesa, «percorso assistenziale e economico»
«Oggi – ha affermato – abbiamo attivato un percorso assistenziale ed economico per la gran parte delle persone» che la scorsa settimana sono state ospitate temporaneamente in alberghi mentre rimane in una rsa l’anziano invalido ricoverato dopo lo sgombero dell’edificio. Tra gli assistiti ci sono sia italiani che stranieri: «I servizi sociali – ha dichiarato l’assessore – li hanno invitati a mobilitarsi con i conoscenti per trovare una sistemazione di durata più lunga dato che non sono certi i tempi» di un eventuale rientro negli appartamenti che hanno dovuto lasciare.
Il sostegno non solo economico ai residenti, ha commentato, costituisce «una sfida sia per i servizi sociali che per la comunità»: gli operatori del Comune, ha proseguito, cercheranno di responsabilizzare gli sfollati per «renderli partecipi del percorso di uscita dalla situazione di bisogno». Tra loro, ha aggiunto, ci sono persone molto fragili, con problemi seri: il Comune valuterà come continuare a supportarli in base sia all’evolversi della situazione sia alle proprie disponibilità economiche.
«Ho incontrato gli amministratori del condominio – ha detto – che hanno prospettato una grave incertezza». Gli inquilini costretti a lasciare cascina Brina sono, complessivamente, una cinquantina, molti di più di quelli che hanno domandato un aiuto al Comune: la maggior parte ha, infatti, trovato una sistemazione provvisoria in modo autonomo.
Riva ha, inoltre, invitato l’aula a riflettere sulle responsabilità di chi «non ha garantito l’incolumità dei locatari e dei proprietari delle abitazioni perché era evidente da tempo che c’erano problemi strutturali».
Monza: progetti dei servizi sociali per alcuni sfollati dalla cascina di via Sciesa, anche una raccolta fondi degli amministratori di condominio
Nei giorni scorsi lo studio Ro.Sa. di Brugherio, che gestisce lo stabile, ha avviato una raccolta fondi online nella speranza di mettere insieme almeno 80.000 euro necessari ad avviare i primi interventi di emergenza per rendere agibile l’immobile: «Aiutateci ad aiutare gli abitanti – hanno scritto i titolari dello studio, ma non è stato possibile ottenere maggiori informazioni – la corte nei giorni passati è risultata pericolante, vi abitano persone con disabilità e famiglie fragili con bambini che non hanno la forza di poter affrontare i costi per i lavori di messa in sicurezza».
Il contributo, hanno precisato, servirà a permettere loro «di rientrare nelle abitazioni al più presto». La sottoscrizione è partita quantomeno al rallentatore e fino a mercoledì all’appello avevano risposto due donatori che, complessivamente, hanno offerto venti euro.