Monza, più sicurezza con 19 nuove telecamere di videosorveglianza

Si aggiungeranno alle oltre 100 già attive: si tratta di un programma finanziato dal Ministero degli Interni che dovrà essere approvato dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Serviranno a prevenire eventuali reati e rilevare situazioni di pericolo.
Monza Telecamere di sicurezza
Telecamere di sicurezza Fabrizio Radaelli

Saranno collocate in zone a rischio criminalità, in luoghi di spaccio o in aree che soprattutto in estate richiamano gruppi di giovani che con i loro schiamazzi disturbano i residenti le nuove telecamere che potenzieranno la rete di videosorveglianza del Comune di Monza.

La giunta ha previsto la posa di 19 apparecchi, di cui 18 fissi, che dovrebbero prevenire eventuali reati, rilevare situazioni di pericolo e consentire alle forze dell’ordine di ricostruire la dinamica di furti o vandalismi. Le videocamere, che si aggiungeranno alle oltre 100 già attive e richiederanno una spesa di 83.000 euro, saranno installate alla Boscherona in prossimità del parcheggio, vicino al baretto, lungo la ciclabile del Villoresi e all’incrocio con via Stradella, in via Ramazzotti, ai centri civici di viale Libertà e via Buonarroti, in piazza Bonatti, all’incrocio tra le vie San Rocco e Cellini, in via Campini, in piazza Pertini e nei giardini di Sant’Albino.

La loro comparsa non sarà, però, immediata: «Richiederà – spiega l’assessore comunale alla polizia locale Federico Arena – almeno qualche mese. Il potenziamento del sistema, che sarà finanziato dal ministero dell’Interno, dovrà essere approvato dal Comitato per l’ordine e la sicurezza». L’intervento rientra, infatti, tra quelli previsti dal Patto locale per la sicurezza urbana che il Comune firmerà con la prefettura: «Il documento – afferma l’amministratore – preciserà gli impegni e le azioni di competenza» delle diverse istituzioni in tema di prevenzione e controllo del territorio.

Tra gli obiettivi dell’intesa spiccano i tentativi di «migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini», di contrastare «fenomeni di criminalità diffusa e predatoria» e di promuovere il rispetto del decoro urbano.

I luoghi da sorvegliare, aggiunge Arena, sono stati individuati sulla base di diversi criteri: «Alcune telecamere saranno posizionate all’ingresso dei centri civici e degli uffici comunali tra cui quelli piazza Bonatti, altre in luoghi critici come in via Campini o il Parco 80 dove i cittadini hanno segnalato la presenza di spacciatori» mentre altre dovrebbero scoraggiare gli assembramenti serali di giovani che impediscono ai vicini di riposare.

Il progetto, che in futuro potrà essere ulteriormente implementato con altre installazioni, prevede la realizzazione di una infrastruttura per la trasmissione dei dati di proprietà del Comune wireless che funzionerà tramite ponti radio di ultima generazione collocati su «edifici particolarmente elevati» come le torri di comunicazione. Tutti i flussi di immagine saranno convogliati nella sala server di piazza Trento e Trieste da dove saranno smistati verso le centrali operative, tra cui quella della polizia locale, e sui monitor della questura, della caserma dei carabinieri e della guardia di finanza.