Monza: percorsi di consapevolezza in carcere, con Lpp e Unione Buddhista

C'è anche Monza tra le carceri in cui sono attivi i percorsi di consapevolezza dell’associazione Liberation Prison Project con Unione Buddhista Italiana.
carcere di Monza
carcere di Monza

C’è anche Monza tra gli istituti penitenziari in cui sono attivi i percorsi di sviluppo personale e di conoscenza di sé proposti dall’associazione Liberation Prison Project (LPP) Italia grazie ai fondi dell’8 per mille dell’Unione Buddhista Italiana.

Monza: percorsi di consapevolezza in carcere, per persone detenute ma anche per il personale

Sono percorsi di consapevolezza in carcere per persone detenute, ma anche per il personale, condotti da operatori formati ad hoc per la convinzione che “anche nei luoghi di detenzione è possibile lavorare sul piano dell’introspezione e della trasformazione di sé, sul proprio ‘essere umano‘”. 

I percorsi di LPP, nata nel ’96 negli Stati Uniti, sono attivi in Italia dal 2009 e oggi sono presenti in 15 istituti penitenziari: oltre a Monza, a Milano-Bollate, Torino, Pavia, Lodi, Padova, Modena, Pisa, Volterra, Livorno, Velletri, Trani, Alghero, Palermo, Treviso. La diffusione del progetto è in continua crescita anche per l’anno 2023.

Gli operatori attivi sono in tutto 22, e tengono gruppi settimanali composti da 10-15 persone.

Monza: percorsi di consapevolezza in carcere, “forma di comprensione senza dimenticare le vittime dei reati”

Gli operatori devono addestrarsi molto ed essere motivati, perché non è un confronto facile; devono essere prima di tutto ‘autentici’ ed esercitare una forma di comprensione ma senza dimenticare le vittime dei reati. Gli operatori, insomma, sono dei guerrieri di compassione – commenta Lara Gatto, presidente di Liberation Prison Project ItaliaÈ una proposta adatta a tutti perché fondata su aspetti che caratterizzano ogni essere umano; non importa l’estrazione sociale, la provenienza geografica, culturale o religiosa”.