È successo ancora. Sabato 12 marzo, mentre all’interno della palestra della scuola media Sabin di Monza gli atleti del Sanfru Basket erano impegnati in una partita di campionato, un residente ha chiamato gli agenti della polizia locale per denunciare la presenza (rumorosa) di alcuni ragazzini che stavano giocando a pallacanestro sul campo esterno della scuola.
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Una situazione che non ha mancato di sollevare le polemiche e l’ilarità dei cittadini del quartiere San Fruttuoso.
«Quando si chiede l’intervento degli agenti della Locale la maggior parte delle volte viene risposto che le pattuglie sono tutte impegnate. Questa volta invece sono intervenuti celermente e per di più di sabato pomeriggio», hanno commentato alcuni cittadini del quartiere.
I vigili, una volta arrivati in via Tazzoli, hanno chiesto e ottenuto l’allontanamento dei ragazzini (tutti minorenni) dal campo.
«Noi eravamo impegnati nella partita in palestra, siamo usciti subito dopo, quando gli agenti erano appena andati via – ha spiegato Giorgio Flego, dirigente della società Sanfru Basket – Spesso capita che i ragazzi del quartiere, che non hanno altro posto dove andare a giocare a pallacanestro se non questo campo, scavalchino il cancello per entrare nel campo e fare due tiri. Questa volta invece i cancelli erano aperti per far accedere il pubblico per poter assistere alla partita. Conosco la maggior parte di quei ragazzini, il più grande ha solo 13 anni. Sono ragazzi educati e rispettosi delle regole, che avendo trovato il cancello aperto hanno deciso di fare due tiri, niente di più».
Una situazione surreale che ha sollevato, ancora una volta, la necessità di realizzare a San Fruttuoso una palestra.
«Spero che questa struttura che è stata annunciata venga davvero realizzata – conclude Flego – Episodi come quello di sabato denunciano ancora una volta quanto sia necessaria una struttura sportiva a San Fruttuoso, altrimenti i ragazzi del quartiere saranno costretti, come è successo anche sabato, ad andare a Muggiò a cercare un posto dove poter giocare senza pericolo di essere sanzionati».