Ha avuto il suo “battesimo” ufficiale il nuovo acceleratore lineare “Versa HD”, installato lo scorso luglio nell’Unità operativa complessa di Radioterapia dell’ospedale San Gerardo di Monza diretta dal professor Stefano Arcangeli. L’apparecchiatura, di cui potranno beneficiare fino a quaranta pazienti ogni giorno, ha sostituito l’acceleratore “Precise”, impiegato dal 2003 fino allo scorso aprile.
Monza, Ospedale San Gerardo: come funziona per la radioterapia
Il nuovo acceleratore è il “gemello” di quello installato nel 2019. Entrambi sono macchinari tra i più avanzati per terapia con fotoni attualmente sul mercato, capaci di erogare con elevatissima precisione la dose necessaria di radiazioni in tempi ancora più brevi nel corso di ogni seduta di radioterapia. Una peculiarità del nuovo acceleratore è quella di assicurare il monitoraggio del bersaglio tumorale e degli organi sani circostanti grazie al sistema ecografico “Clarity” che non prevede l’utilizzo di radiazioni ionizzanti aggiuntive o di clips metalliche inserite chirurgicamente.
Monza, Ospedale San Gerardo: altissima tecnologia
L’altissima tecnologia permette una maggiore precisione dei trattamenti, la possibilità di aumentare la dose per frazione o la dose totale erogata, riducendo significativamente il coinvolgimento dei tessuti sani peritumorali. Inoltre, l’accorciamento dei tempi di trattamento consente un turn-over più rapido delle liste di attesa ottimizzando le risorse del sistema sanitario. L’installazione del nuovo acceleratore è stata realizzata grazie ai finanziamenti previsti da un apposito decreto regionale con uno stanziamento di Regione Lombardia di 2.400.000 euro.
Monza, Ospedale San Gerardo: “Rimodernamento delle risorse”
“L’acquisizione del nuovo acceleratore lineare – sottolinea il professor Arcangeli – rientra in un processo di rimodernamento delle risorse del San Gerardo. L’elevato livello qualitativo delle apparecchiature oggi disponibili rappresenta un punto chiave per assicurare ai pazienti oncologici la disponibilità di trattamenti più brevi, efficaci e sicuri, in grado di massimizzare il controllo tumorale senza penalizzare la qualità di vita. Tra il 2023 e il 2024, anche un altro acceleratore lineare in dotazione alla Radioterapia sarà sostituito, grazie agli stanziamenti previsti dal Pnrr”.