Una perizia psichiatrica super partes. È quanto disposto dal gup Patrizia Gallucci al termine della prima udienza del processo, che si celebra con rito abbreviato a Monza, a Mattia Del Zotto, il killer del tallio di Nova Milanese reo confesso di tre omicidi e cinque tentati omicidi per aver avvelenato i suoi famigliari. Tra le vittime i nonni paterni e una zia, sopravvissuti altri quattro familiari e la badante dei nonni. I fatti risalgono allo scorso autunno.
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L’incarico verrà conferito a un consulente, la prossima udienza è fissata per il 2 luglio. Del Zotto è già stato sottoposto a due perizie: per la difesa è completamente incapace di intendere e volere, per i periti nominati dalla procura invece era “parzialmente capace” al momento dell’ideazione del suo piano di “purificazione degli impuri” ma lucido nel momento dell’esecuzione.
Del Zotto era presente in aula. Presenti i genitori e la zia sopravvissuta, che si è costituita parte civile. «È una cosa che non mi riesco a spiegare, ho subito danni forti e ne avrò per anni, sto imparando di nuovo a camminare», ha detto Laura Del Zotto secondo fonti di agenzia.