Tutto è iniziato qualche giorno fa, quando il 36enne che si trova nel centro di accoglienza di Monza come richiedente asilo, ha smesso di prendere i farmaci che gli vengono prescritti dal Cps, il Centro psico sociale dell’ospedale. Poi qualcosa è scattato nella testa del nigeriano nella mattina di mercoledì 8 marzo, finendo per ferire due agenti della polizia di Stato.
Monza, gli psicofarmaci, l’aggressione
Tutto è iniziato verso le 8, quando l’uomo ha bloccato all’interno della struttura di via XX Settembre l’addetto alla consegna dei pasti. Allertate le volanti della questura, sul posto è arrivata una pattuglia che ha “liberato” l’uomo permettendogli di uscire, ma il richiedente asilo ha iniziato a spintonare gli agenti con violenza. Nello scontro, uno degli agenti è finito a terra rischiando di venire schiacciato da un camion in transito lungo la via, l’altro è stato morso con violenza a un dito.
Solo dopo averlo bloccato i poliziotti hanno saputo che il 36enne, in Italia dal 2016, aveva iniziato a rifiutare i farmaci, situazione che aveva già creato problemi all’interno della struttura. Per questo è stato infine ricoverato in ospedale, ma dovrà comunque rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Gli agenti hanno avuto prognosi per 5 e 7 giorni.