Non succedeva da anni, che l’acqua nelle fontane della città tornasse a zampillare regolarmente. Tra le prime ad aver ripreso l’attività la fontana delle Rane di piazza Roma, accanto all’arengario, a cui molti monzesi sono affezionati. Ma sono altre dieci le fonti inserite dall’amministrazione nel “piano di manutenzione”: quelle centralissime di piazza Trento e Trieste e di largo Mazzini, del piazzale della stazione di via Arosio, quella della piazzetta di via Cortelonga, nei pressi della biblioteca civica, e quella di piazza Indipendenza.
E poi via libera agli zampilli anche a San Rocco, davanti al centro civico di via D’Annunzio, in via Gaslini e in viale Sicilia a Libertà e poi in piazza Bonatti, a Regina Pacis. I lavori si sono concentrati sul controllo delle alghe, hanno riguardato le superfici e hanno analizzato l’edilizia e i meccanismi guasti – dalle pompe agli ugelli, dai filtri alle guarnizioni. Oltre alla pulizia delle superfici, sono state sostituite tutte le apparecchiature guaste (principalmente i filtri e i sistemi di pompe) in modo da garantire il costante flusso dell’acqua.
Da settimana prossima, e comunque entro il weekend del Gp, tutte torneranno ad accendersi. «Il patrimonio delle fontane di Monza, che si trovano quasi tutte al centro delle nostre piazze rendendole più belle e più vive, è molto esteso e quindi necessita di manutenzioni continue sia edili che impiantistiche, oltre che di carattere elettrico e idraulico», hanno spiegato il primo cittadino Dario Allevi e l’Assessore ai Lavori Pubblici Simone Villa. «Il rapporto di Monza con l’acqua va oltre il Lambro – ha proseguito i due esponenti della giunta – Perché anche le fontane parlano di questo legame stretto e antico. Per questo investire sul loro funzionamento significa investire sull’identità della città, oltre che sull’arredo urbano».
Le attività di gestione comprendono il controllo del regolare funzionamento attraverso sopralluoghi settimanali presso ogni fontana e, in caso di segnalazioni o richieste, interventi entro sei ore. Ogni settimana, spiegano da palazzo, squadre dedicate provvederanno a rimuovere foglie secche, cartacce, lattine, bottiglie e sacchetti di plastica e tutto ciò che viene gettato nelle vasche.
Sono previsti controlli periodici per la pulizia di griglie e filtri, l’analisi dell’acqua per tenere monitorati i valori di ph e cloro e la somministrazione dei prodotti antialghe e anticalcare. Ogni due mesi le fontane saranno svuotate per effettuare interventi più strutturali come lo smontaggio dei filtri, la pulizia degli ugelli, il controllo delle luci, la sostituzione delle lampadine bruciate e la verifica della tenuta idrica delle vasche stesse. Per la gestione e manutenzione, fino al 31 dicembre, stanziati circa 60 mila euro.