Monza: nasce l’“ospizio” per i gatti anziani gestito da una associazione

In via Procaccini (zona ex Macello) l’oasi gestita dall’Associazione Monza Felina che accoglierà gatti anziani o “lungodegenti”. Spazio per un centinaio di mici.
L’inaugurazione dell’oasi felina
L’inaugurazione dell’oasi felina

Una struttura per gatti lungodegenti o, per dirla con una battuta, una rsa per felini. È l’Oasi monzese di via Procaccini, la prima struttura di questo genere inaugurata sul territorio della provincia briantea. L’occasione migliore non poteva che essere la giornata nazionale del gatto che cade il 17 febbraio.

Prevista dalle leggi regionali, la struttura era stata approvata tre anni fa dalla giunta comunale monzese, ma la pandemia ha fatto ritardare i lavori. In un’area di 4mila metri quadrati, dove sono già stati messi a dimora alcuni alberi e sono state piantumate delle essenze arboree, potranno trovare posto un centinaio di gatti (anche se l’ampia metratura consente di ospitarne fino a duecento), mici provenienti da colonie feline (a Monza sono circa 150) che per motivi diversi (sanitari o comportamentali) hanno bisogno di vivere in libertà in zone protette oppure gatti accolti nel gattile comunale che non sono adatti all’adozione.

Alla realizzazione dell’Oasi hanno contribuito, insieme al Comune, anche uno sponsor privato (Iniziativa San Martino) con 35mila euro e Ats attraverso i fondi regionali (15 mila euro) destinati a finalità di controllo demografico degli animali e di prevenzione del randagismo. Ad occuparsi dell’Oasi felina saranno i volontari dell’Associazione Monza Felina attraverso un patto di collaborazione con il comune. Ad Anna Fossati, referente dell’associazione, il sindaco Dario Allevi e l’assessore alle politiche del territorio e ambientali Martina Sassoli hanno consegnato le chiavi.

L’area, completamente recintata, si divide in quattro sezioni di cui una riservata esclusivamente ai mici positivi alla Felv, il virus della leucemia felina, molto contagioso, che non consente a chi ne è affetto di vivere a contatto con soggetti sani. Al momento sono presenti solo due casupole (una delle quali approntata per ospitare i gatti che devono ambientarsi con la nuova realtà), ma nel giro di un mese dovrebbero essere pronte le casettine dove i felini potranno trovare riparo e le loro mangiatoie. Inoltre, sarà anche realizzato un pergolato per riparare le piccole “abitazioni”.

Il progetto è stato realizzato nell’ambito del Tavolo comunale per i diritti degli animali e non vuole avere una funzione “statica”. Al contrario, punta a diventare una struttura di riferimento per il territorio per sensibilizzare i cittadini, a partire dai più giovani, sul rispetto degli animali e dell’ambiente.