Cambia pelle Tpm e diventa Monza Mobilità. La società partecipata dal Comune di Monza, dopo aver trasferito il ramo d’azienda del trasporto pubblico locale, da diversi anni si occupa di gestire i parcheggi cittadini con un notevole ridimensionamento della mole di lavoro e di necessità di capitali. Quest’anno scadono le cariche societarie di Tpm così che si è creata l’occasione per rivedere la composizione sociale.
La giunta, a fronte delle reali esigenze di Tpm, ha proposto di ridurre le dimensioni dell’azienda passando da una società per azioni da 317mila euro di capitale sociale (e tutti gli organi sociali necessari per la gestione di una società per azioni) a una società a responsabilità limitata da 10 mila euro di capitale così che, con il capitale sociale avanzato dalla riduzione (307 mila euro), si è potuto creare un fondo all’interno dell’amministrazione da utilizzare per le esigenze legate alla mobilità. Con ogni probabilità resterà amministratore unico Francesco Beretta, l’attuale presidente di Tpm.
«Tpm spa ha subito una notevole trasformazione, non occupandosi più del trasporto pubblico locale su gomma – si legge nella proposta di delibera portata in consiglio comunale – ma concentrandosi esclusivamente sulla gestione delle aree di sosta tariffata, la società si trova organizzata in modo esuberante rispetto al ridimensionamento delle attività pertanto si ritiene necessaria la sua trasformazione da società per azioni in società a responsabilità limitata per rendere più snella l’azienda in considerazione del fatto che la forma societaria prescelta risponde meglio alle esigenze di controllo richieste dalla normativa comunitaria».
L’assessore alla Mobilità, Paolo Confalonieri, spiega la decisione politica: «Era il momento giusto per andare ad operare queste modifiche, dato che scadevano alcuni organi sociali, i dipendenti di Tpm resteranno comunque anche in Monza Mobilità che potrà svolgere con una conformazione sociale più adeguata tutti i lavori che finora svolgeva Tpm».
La trasformazione della società partecipata ha trovato qualche opposizione in consiglio comunale: « Avevamo capito fosse un’operazione di razionalizzazione, invece è solo un cambio d’abito, o di poltroncina – dichiara Martina Sassoli di Forza Italia – tra tutte le opzioni possibili l’amministrazione Scanagatti sceglie, guarda caso, l’unica che continua a mantenere viva una società pubblica inutile con relativi costi di amministrazione e gestione dipendenti». La consigliera di opposizione chiedeva all’amministrazione di chiudere la società partecipata: «E’ imbarazzante dover spiegare il perché non provvedere a chiudere una società di fatto svuotata; ma ancor più imbarazzante è riscontrare nello statuto della nuova Monza Mobilità la possibilità di nominare un amministratore unico a tempo indeterminato, operazione che sembrerebbe dettata dalla necessità di mantenere una cadreghina».