Monza: l’ex carcere di via Mentana sarà abbattuto, nasce complesso residenziale

Il vecchio carcere di via Mentana a Monza verrà abbattuto e sulle sue ceneri sarà costruito un complesso residenziale da una settantina di appartamenti.
Monza Ex carcere giudiziario via Mentana
Monza Ex carcere giudiziario via Mentana Fabrizio Radaelli

Il vecchio carcere di via Mentana a Monza verrà abbattuto e sulle sue ceneri sarà costruito un complesso residenziale da una settantina di appartamenti: la giunta ha, infatti, approvato la proposta della Cim3 srl, proprietaria dell’immobile, e nei prossimi giorni gli uffici firmeranno la convenzione con gli operatori, ultimo atto prima del rilascio del permesso a costruire.

Monza: l’ex carcere di via Mentana sarà abbattuto, cantieri nei primi mesi del 2025 per due anni

Il cantiere dovrebbe partire tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera 2025 e le prime abitazioni potrebbero essere consegnate tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027: il progetto, curato dalla società Tulou, prevede la realizzazione di un edificio a corte a basso impatto ambientale con appartamenti e servizi studiati per rispondere alle esigenze delle famiglie con bambini. Le case saranno di metrature diverse, dai monolocali pensati per genitori separati, fino a quelle adatte ai nuclei più numerosi. Il nuovo stabile avrà una superficie lorda complessiva di 4.041 metri quadri di cui 154 destinati a spazi commerciali e la parte restante alle residenze e agli ambienti al servizio degli abitanti.

Monza: l’ex carcere di via Mentana sarà abbattuto, gli oneri di urbanizzazione

La Cim3 verserà al Comune oneri di urbanizzazione per un totale di 329.626 euro a cui aggiungerà 574.477 euro come monetizzazione degli standard e un contributo di 250.000 euro che l’amministrazione destinerà alla manutenzione del canile-gattile.
Il progetto di riqualificazione consentirà di sanare una delle ferite aperte di Monza: l’ex carcere, chiuso da una trentina di anni perché inadeguato e fatiscente, è una delle aree dismesse più piccole della città, ma la sua presenza evoca ancora le condizioni invivibili nelle celle.