Monza: la solidarietà di Allevi alla sindaca di Crema indagata per un incidente nell’asilo nido comunale

Anche il sindaco di Monza Dario Allevi si schiera al fianco della collega di Crema, Stefania Bonaldi, indagata per un bambino ferito a una mano nell’asilo nido comunale.
Dario Allevi sindaco
Dario Allevi sindaco Fabrizio Radaelli

“Io sto con Stefania”. Il sindaco di Monza, Dario Allevi, si aggiunge ai colleghi che stanno manifestando solidarietà alla collega di Crema, Stefania Bonaldi, che ha ricevuto un avviso di garanzia per un incidente occorso a un bambino nell’asilo nido comunale. Lo scorso ottobre il bambino si era ferito alla mano rimasta chiusa in una porta tagliafuoco procurandosi lesioni non permanenti ma con prognosi superiore ai tre mesi. Alla sindaca si contesta, in concorso con altri, la mancata installazione di dispositivi “idonei ad evitare la chiusura automatica” della porta.

“Io resto convinto che fare il Sindaco della propria città sia il lavoro più bello del mondo – ha commentato Allevi – Un impegno che richiede responsabilità immense, oneri e onori, da cui nessuno intende esimersi. Ma ciò che sta accadendo alla mia collega di Crema ha dell’incredibile ed è davvero inaccettabile. Condivido appieno la posizione espressa da Anci: #iostoconStefania”.

Anci, l’Associazione dei Comuni italiani, è tornata quindi a chiedere un intervento normativo “che ridefinisca un sistema ragionevole ed equilibrato, relativamente alle imputazioni di responsabilità in capo agli amministratori, e di “liberare i sindaci da responsabilità non proprie”.

“E se non è stato sufficiente un accorato appello al Governo e al Parlamento, sottoscritto da quasi 4 mila sindaci italiani, per attirare l’attenzione di chi può e deve prendere provvedimenti su quanto sta accadendo – ha commentato Antonio Decaro, ipresidente dell’Anci e sindaco di Bari – vorrà dire che sfileremo con le nostre 8mila fasce, costituendoci “parte civica”, nell’aula di tribunale dove la sindaca di Crema dovrà forse un giorno presentarsi per difendersi da questa accusa. Saremo lì con lei, o con qualsiasi altro sindaco chiamato a difendersi da colpe che evidentemente non sono e non possono essere sue. Perché non è la sindaca di Crema oggi ad essere stata indagata ma insieme a lei ci sentiamo tutti indagati. Primo o poi qualcuno dovrà rispondere quando l’Italia resterà un Paese senza sindaci”.

Solidarietà bipartisan da tutta Italia: tra i sindaci che si sono espressi Beppe Sala (Milano), Giorgio Gori (Bergamo), Virginia Raggi (Roma), Federico Pizzarotti (Parma), Virginio Merola (Bologna), Clemente Mastella (Benevento).