Dafne Sagrati, alunna di 3 C del liceo classico Zucchi ha vinto la tredicesima edizione del concorso Ambasciatori dei diritti umani indetto dalla Società Umanitaria, dalla Lega internazionale per i diritti dell’uomo e dalla Società italiana per la organizzazione internazionale per far conoscere lo spirito che anima la Dichiarazione dei diritti umani.
Il concorso era destinato agli studenti del quinto e del quarto anno delle scuole superiori ai quali era richiesto di svolgere un tema nel quale, fingendo di essere davanti a una platea di politici in un consesso internazionale quale l’Assemblea generale delle Nazioni unite, dovevano dare il loro contributo per delineare una strategia vincente per raggiungere una pace stabile e duratura nel mondo.
Dafne Agrati non ha scritto in prima persona ma ha immaginato che all’Assemblea dell’Onu in un martedì mattina come tanti prendesse la parola un uomo qualsiasi, dall’aspetto anonimo. Un uomo che, dopo aver iniziato a parlare in modo confuso e agitato contro la “iusta causa” della guerra, si era prontamente ripreso articolando le parole in una sequenza quasi perfetta. A un tratto l’oratore era stato interrotto da un uomo dalla voce rauca che lo aveva criticato. Dopo qualche difficoltà era, però, riuscito a riprendere il suo intervento difendendo le sue posizioni: “Non pretendiamo un diritto alla pace, ma creiamo un dovere alla pace” aveva sentenziato. E ancora: “Bisogna promuovere un’educazione alla pace basata sul dialogo e il confronto diplomatico”. Quell’uomo creato dalla fantasia della studentessa riuscì a convincere quanti l’avevano ascoltato e a non far scoppiare la guerra tanto temuta.
La liceale, insieme ai vincitori delle sezioni di Roma e di Napoli del concorso, è stata invitata a partecipare nel mese di ottobre a Strasburgo all’European Youth Event, iniziativa organizzata dal Parlamento europeo dedicata ai giovani. La dirigente scolastica Rosalia Caterina Natalizi Baldi si è complimentata con la studentessa e con il docente di storia e filosofia Giovanni Missaglia che l’ha sostenuta.