Monza, in un progetto del Politecnico il futuro sostenibile per la ex Fossati Lamperti

Un progetto presentato da docenti del Politecnico è a disposizione di investitori e chiunque voglia farsi avanti. Per la ex Fossati Lamperti, una delle aree dismesse più discusse di Monza prevede un recupero sostenibile sia dal punto di vista ambientale sia da quello economico: «Un albergo, abitazioni e negozietti».
Rendering Fossati Lamperti
Rendering Fossati Lamperti Redazione online

I nuovi complessi immobiliari devono essere sostenibili non solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello economico: è uno dei concetti espressi dai docenti del Politecnico che la scorsa settimana all’Urban center di Monza hanno illustrato l’ipotesi di riqualificazione della Fossati e Lamperti che punta a favorire una “rigenerazione dell’economia e dell’occupazione”.

Non hanno esposto un progetto commissionato da qualche impresa pronta ad acquistare l’area pubblica, ma uno studio che resterà a disposizione del Comune se mai qualche investitore intendesse farsi avanti.


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E per rendere sostenibile l’intervento sotto il profilo finanziario gli esperti hanno preso una direzione che, come ammesso dall’assessore all’Urbanistica Claudio Colombo, si differenzia da quella che pensava di imboccare l’amministrazione. Gli architetti, nei loro elaborati, hanno assegnato un peso maggiore alle residenze, al piccolo commercio e alle strutture ricettive: l’albergo in particolare, potrebbe essere collocato in una torre che, come spiegato dall’architetto Alessandro Timpano, servirebbe a garantire una volumetria che potrebbe allettare gli operatori.

I docenti universitari hanno suggerito, inoltre, di lasciare ampio spazio a piazze e luoghi aperti che potrebbero mettere la Fossati e Lamperti in comunicazione ideale con altre zone della città.

La loro proposta potrebbe rimanere nei cassetti per parecchi anni: il Piano di governo del territorio, del resto, prevede per l’ex tessitura un destino differente. «Noi – ha precisato Colombo – per quest’area abbiamo immaginato un recupero legato prevalentemente all’insediamento di attività produttive e terziarie mentre abbiamo ipotizzato la realizzazione di appartamenti e negozi all’ex Tpm».

Il futuro dei due comparti potrebbe, in ogni caso, essere legato dato che il Pgt contempla uno scambio delle due aree edificabili con quella della Cascinazza, vincolata a verde agricolo, che potrebbe diventare pubblica.

La rigenerazione della Fossati e Lamperti, ha osservato il sindaco Roberto Scanagatti, dovrebbe partire al più presto in quanto consentirebbe di sanare una ferita aperta nel quartiere: «Dobbiamo passare dal degrado – ha affermato – a una prospettiva per il futuro». Il recupero delle vecchie fabbriche e l’avvio di nuove attività, ha aggiunto l’assessore alle Attività produttive Carlo Abbà, favorirebbe l’aumento dell’occupazione: per questo nel Pgt è prevista una premialità per gli operatori che investono in questi comparti.