Studenti, genitori, insegnanti, lavoratori, bambini, nonni. Un migliaio di persone, lunedì pomeriggio, ha aderito alla manifestazione indetta dalla Confederazione unitaria di base, attraversando il centro di Monza, da piazza Castello alla volta della Villa reale, “per manifestare il sostegno incondizionato alla missione umanitaria della Global Sumud Flotilla e chiedere la tutela dei volontari impegnati a portare aiuti al popolo palestinese”.
Monza in strada per i morti di Gaza: bandiere della pace e della Palestina
Una marea di bandiere della pace, insieme ad altre della Palestina, giovani con cartelli in cui ricordavano come “i bambini devono giocare e non morire”: è stata una manifestazione pacifica, per fermare il genocidio a Gaza.
Come scritto sul canale social di Anpi Monza e Brianza “anche le vie del centro di Monza nel pomeriggio di lunedì sono state attraversate da migliaia di persone che chiedono ai potenti del mondo di fermare il massacro del popolo palestinese e riconoscere lo Stato di Palestina. Sostenere la Global Sumud Flottiglia, significa sostenere un corridoio per gli aiuti umanitari, facendo diventare il Mediterraneo un ponte che unisce i popoli, contro guerre e ingiustizie”.
Monza in strada per i morti di Gaza: “Forte il messaggio di solidarietà”
Lavoratori che hanno risposto all’appello lanciato dai sindacati di base che hanno sottolineato come migliaia di persone abbiano aderito, come scritto sulla loro pagina Facebook: “Giornata di sciopero generale con una alta partecipazione in solidarietà con il popolo palestinese. Anche a Monza, un corteo fatto di alcune migliaia di persone ha attraversato la città. Forte il messaggio di solidarietà con popolo palestinese. Stop al massacro dei gazawi ha rincorso dalla testa alla coda l’intero corteo. In tutta Italia la solidarietà con la Palestina ha riempito le piazze. Adesso bisogna andare avanti, Il governo Meloni deve riconoscere lo stato di Palestina. La città di Monza, nella figura del suo sindaco e della sua giunta in primis, approvino una mozione di riconoscimento dello stato di Palestina e la inviino al governo e i suoi ministri, all’Onu, all’ambasciata di Israele. La solidarietà e la lotta non si ferma”.
Monza in strada per i morti di Gaza: il corteo degli studenti sotto la pioggia
Non solo il mondo degli adulti si è mosso: al mattino anche gli studenti si sono riuniti e mobilitati a supporto della Palestina, si sono ritrovati, poco più di un centinaio, e sono partiti da via Boccaccio, davanti al liceo artistico Valentini alla volta del centro. Non li ha fermati nemmeno la pioggia.
«Siamo scesi in piazza a sostegno del popolo palestinese, eravamo poco più di un centinaio – racconta una studentessa – appartenenti a collettivi, organizzazioni come l’Uds (Unione degli studenti) ma anche singoli ragazzi. Abbiamo parlato del diritto di un popolo ad autodeterminarsi ma anche della complicità dello stato italiano e degli Usa. Il continuo invio di armi a Israele è inaccettabile e ci rende direttamente responsabili delle atrocità che avvengono in Palestina e a Gaza. Come studenti perciò abbiamo ritenuto importante aderire allo sciopero indetto il 22 e in generale mobilitarci contro il genocidio che si sta svolgendo in Medioriente davanti ai nostri occhi».
Monza in strada per i morti di Gaza: venerdì scorso presidio Cgil
Ad aprire le manifestazioni era stato, venerdì pomeriggio, il presidio della Cgil provinciale, alla prefettura di Monza in via Montevecchia. Le ragioni, le stesse che hanno smosso migliaia di persone in questi giorni: “la condanna dell’invasione di Gaza e del genocidio del popolo palestinese, la denuncia dei crimini di guerra e contro l’umanità del Governo israeliano, l’apertura immediata dei corridoi umanitari, il ripristino del diritto internazionale, la sospensione degli accordi commerciali con Israele e il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del Governo italiano”.