Monza in bici: «Ciclista investita in viale Lombardia, serve disincentivo a usare l’auto»

Allarme di Monza in Bici dopo l’ennesimo incidente che ha coinvolto una ciclista in città: investita in viale Lombardia, trenta giorni di prognosi . «In quel tratto un problema di visibilità e velocità delle auto. Ma manca cultura di fondo».
Monza e le biciclette
Monza e le biciclette Fabrizio Radaelli

Allarme di Monza in Bici dopo l’ennesimo incidente che ha coinvolto un ciclista in città. In settimana una donna, casualmente anche componente dell’associazione, è stata investita da un’auto in viale Lombardia mentre attraversava sulla ciclabile del Villoresi: trauma cranico, frattura a tibia e perone, trenta giorni di prognosi.


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«Questa volta, per fortuna, non dobbiamo piangere la morte di nessuno, ma rimane il fatto che le strade di Monza siano sempre pericolose per chi decide di utilizzare una bicicletta per i propri spostamenti – scrive l’associazione in un comunicato – Manca soprattutto l’abitudine e la cultura a considerare che sulle strade cittadine ci possano essere anche ciclisti, pedoni, carrozzine con bambini, portatori di handicap. Quel tratto di viale Lombardia attraversato dalla ciclabile del Villoresi è stato da poco messo in opera con un attraversamento a raso, che condividiamo, ma che presenta un forte problema di visibilità, essendo strutturato con palizzate di legno troppo alte per favorirla. E sarebbe opportuno sistemare dei rallentatori. Il problema di fondo è che non c’è una sensibilizzazione da parte dell’amministrazione comunale a favore dei propri cittadini ad utilizzare meno l’auto, manca un vero disincentivo e Largo Mazzini ne è una prova chiara, avendo i recenti lavori, dimenticato completamente il passaggio delle biciclette, occasione sprecata».

Il presidente di FIAB MonzainBici Giuseppe Piazza afferma: “Il Bici Plan appena approvato resterà una progetto da cassetto? Ovvero rimarrà inevaso per anni anche se prevede di trasformare Monza in una nuova Amsterdam?”.