Una “batteria” di ladri d’appartamento in azione in via Masaccio, ma i poliziotti del commissariato di Monza ne hanno neutralizzato uno che aveva appena messo a segno un colpo all’interno di un appartamento di una delle palazzine della zona. L’incrocio è quello con via Buonarroti, ma la palazzina presa di mira si trova in una traversa un po’ appartata e neppure molto illuminata. I fatti si sono svolti intorno alle 20 di domenica 16 ottobre. I proprietari di casa non c’erano e la banda di albanesi, specializzata in furti d’appartamento, ha agito in maniera tanto coordinata, quanto fulminea.
Secondo la ricostruzione effettuata in tribunale lunedì mattina durante l’udienza di convalida del fermo, Armando Mirashi, classe 1994 albanese, si trovava insieme a due complici (al momento in fuga): uno avrebbe agito materialmente con lui, mentre l’altro complice avrebbe, svolto il ruolo di “sentinella” con tanto di ronda in macchina a presidio della zona, in modo da allertare nel caso di arrivo delle forze dell’ordine. Stando alla ricostruzione investigativa, la “rete” sarebbe organizzata proprio in questo modo. Fatto sta che Mirashi avrebbe sfondato la vetrata che dal balcone darebbe accesso all’alloggio.
L’appartamento saccheggiato si trova al piano rialzato della palazzina. Nascosto dietro un albero avrebbe scavalcato il balcone buttando giù il vetro: un’operazione molto rumorosa che è stata avvertita da almeno un vicino di casa che si è subito proiettato verso il giardino verificando cosa fosse successo. Nel frattempo i ladri, attrezzati con piccole torce elettriche, hanno rovistato tra le stanze dell’abitazione asportando capi di abbigliamento, scarpe, computer per poi filarsela rapidamente a gambe levate. Mirashi, nascosto dietro alla siepe, sarebbe stato notato dal vicino che ha allertato le forze dell’ordine. Sul posto si è precipitata una pattuglia di poliziotti del commissariato di Monza.
Gli agenti si sono nascosti individuando il ladro: lo hanno intercettato e neutralizzato anche attraverso l’uso dello spray al peperoncino. Il ladro (difeso dall’avvocato del Foro di Monza Francesca Fumarulo) che dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale, ha, infatti, tentato in ogni modo di sbarazzarsi degli agenti, ma ogni tentativo è risultato vano. Il complice, invece, se l’è filata abbandonando la palazzina. Durante l’udienza di convalida il Giudice del Tribunale di Monza, evidenziando il fatto che sussista il pericolo di fuga e di reiterazione del reato, ha convalidato l’arresto disponendo il suo trasferimento in carcere.