Monza, il questore adotta provvedimenti per prevenire condotte pericolose

Marco Odorisio è intervenuto tra l'altro nel settore della violenza domestica, con un totale di tre ammonimenti. Previsti anche otto fogli di via obbligatori
Una volante della polizia di Stato

Marco Odorisio, questore della Provincia di Monza e della Brianza, ha adottato nell’ultima settimana, nell’ambito di attività finalizzate alla prevenzione dei reati e delle condotte socialmente pericolose sul territorio, una serie di misure di prevenzione, a seguito delle istruttorie svolte dalla divisione della polizia anticrimine, disponendo l’applicazione di tre ammonimenti, due avvisi orali, otto fogli di via obbligatori ed un divieto di accesso alla stazione di Seveso.

Questura: già sei ammonimenti in maggio

A contrasto della violenza domestica, Odorisio ha applicato un ammonimento per violenza domestica e due per atti persecutori, il primo di sua iniziativa e gli altri richiesti da altrettante donne perseguitate dai loro ex compagni. Uno di questi ha riguardo un italiano di 47 anni, residente in un Comune dell’hinterland orientale monzese, che dopo la separazione dalla moglie, con la quale non conviveva da quasi un anno, si è reso protagonista di appostamenti nei pressi dell’abitazione della donna, trasferitasi a Monza, che hanno costretto l’interessata a richiedere in due occasioni l’intervento delle volanti. I tre ammoniti sono stati formalmente invitati a rivolgersi ai professionisti del Centro italiano per la mediazione (Cipm), attivato dalla questura nell’ambito del protocollo Zeus. Dall’inizio del mese di maggio di quest’anno, gli ammonimenti emessi dalla divisione anticrimine sono già sei.

Questura: avviso orale per una 19enne

Una giovane monzese di 19 anni è stata destinataria di un avviso orale, in quanto segnalata alla sala operativa della questura da alcuni cittadini, come parte di un gruppo di giovani che, in piena notte, aveva danneggiato ben sette delle fioriere di colore bianco in corso Vittorio Emanuele. Rintracciata dalle volanti in piazza Garibaldi, la giovane ha poi oltraggiato ed insultato i poliziotti, che l’hanno denunciata alla procura della Repubblica. L’interessata già in passato era stata indagata per reati analoghi e, se scoperta nuovamente a commettere reati dopo l’avviso orale, sarà sottoposta all’applicazione di una sorveglianza speciale, misura che prevede una serie di prescrizioni stringenti, come l’obbligo di rimanere in casa dalle 22 alle 7 o il divieto di dimora in un Comune. Destinatari di altri avvisi sono stati un romeno di 40 anni ed un trentenne marocchino, già noti alle forze dell’ordine, che da tempo commettono reati in ambito domestico, spesso sotto l’effetto di alcolici. Dall’inizio di maggio, gli avvisi emessi sono sei.

Questura: otto i fogli di via obbligatori

Per quanto riguarda i fogli di via obbligatori emessi dagli uffici della polizia di Stato di via Montevecchia, uno ha interessato un ventiseienne tossicodipendente residente a Lissone, segnalato dal questore al tribunale di Milano, in quanto pericoloso per i familiari e le donne che frequenta. L’uomo è da poco stato rinviato a giudizio, poiché nel 2016 ha costretto la compagna dell’epoca ad avere ripetuti rapporti sessuali, minacciandola con coltelli e cacciaviti e sequestrandola in casa. Nel 2019 invece è stato indagato per maltrattamenti alla madre convivente, invalida al 100 per cento, alla quale ha estorto, sotto minaccia, denaro per l’acquisto degli stupefacenti. Analoga sorte ha avuto una donna catanese, conosciuta in vacanza, con cui poi aveva cominciato una frequentazione. Nell’ottobre scorso, l’uomo è stato intercettato a Catania dalle volanti, dopo aver percosso la sua compagna, ed ha distrutto i finestrini delle auto di servizio. Arrestato e destinatario di un divieto di avvicinamento alla vittima e di un divieto per tre anni di ritorno a Catania, nel successivo mese di dicembre è stato arrestato a Torino, perché, in un controllo viabilistico, è stato notato gettare dalla sua vettura un involucro con oltre un chilogrammo di cocaina.

Questura: anche un divieto di accesso alla stazione di Seveso

Dovrà restare lontano per tre anni dal territorio di Varedo un italiano di 35 anni, dimorante in un campo nomadi di via Negrotto a Milano, individuato come autore di ripetuti tentativi della classica truffa dello specchietto: uno di questi gli aveva fruttato un introito di 150 euro. Infine, Odorisio ha emesso un divieto di accesso alla stazione di Seveso nei confronti di un senza fissa dimora italiano di 45 anni, che da tempo, quasi sempre in stato di ebbrezza alcolica, crea disagio ai pendolari che si recano al lavoro in treno.