Una sorveglianza più capillare ed efficiente con il via libera a Monza, dal 25 febbraio, attraverso una specifica direttiva del prefetto Patrizia Palmisani, del Piano coordinato di controllo del territorio così come elaborato e definito in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, la scorsa settimana.
In sintesi, il territorio del capoluogo è stato suddiviso in tre quadranti “di rilevanza omogenea” per estensione, densità abitativa, consistenza di fenomeni criminali e altre problematiche, oltre che per la presenza di siti considerati sensibili, dove, da martedì 1 marzo operano le pattuglie con l’obiettivo di garantire copertura capillare e tempi di intervento più rapidi. A tale scopo è stato approntato un sistema di impiego delle Polizia di Stato e dei Carabinieri “integrato” con gli ulteriori servizi “curati dalle altre forze operanti sul territorio, Guardia di Finanza, Polizia stradale, Polfer, Esercito italiano, Polizia locale di Monza e Polizia provinciale” dicono dalla Prefettura.
Un “risiko” che sulla carte dovrebbe evitare sovrapposizioni. «A fronte della presenza a Monza di presidi territoriali di entrambe le Forze di polizia a competenza generale, la pianificazione ha l’obiettivo di assicurare un impiego sempre più efficiente delle pattuglie della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri quotidianamente impegnate nell’azione di prevenzione e contrasto della criminalità» specificano da via Prina.
Il prefetto ha voluto ringraziare la Polizia di Stato e i Carabinieri per il contributo preparatorio e il Comune di Monza per la collaborazione finalizzata a definire i tre quadranti e lo sviluppo della cartografia digitale.
«La definizione del Piano coordinato di controllo del territorio di Monza – ha osservato il prefetto – costituisce un ulteriore passaggio nel percorso di implementazione del sistema di sicurezza provinciale, avviato nel 2019 con l’istituzione dei presidi territoriali delle Forze di polizia. La presenza su Monza di due articolazioni delle Forze di polizia a competenza generale e il progressivo aumento degli operatori che prestano servizio in Provincia consente oggi una più efficace allocazione delle risorse a disposizione, nella prospettiva di assicurare risultati sempre migliori sia sul piano della prevenzione che su quello del contrasto della criminalità».
Il questore Marco Odorisio ha rilevato che «con l’entrata in vigore del Piano Coordinato di Controllo del Territorio si attuerà anche nella provincia di Monza e della Brianza un rinnovato spirito di collaborazione e coordinamento tra le diverse forze di polizia operanti sul territorio, ed in particolare tra Polizia di Stato ed Arma dei Carabinieri, proseguendo l’obiettivo di ottimizzare le risorse e rendere un servizio sempre più efficiente a tutela della sicurezza delle comunità brianzole».
Il comandante provinciale dei Carabinieri Gianfilippo Simoniello ha osservato che «l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse umane e strumentali dedicate dalla Polizia di Stato e dall’Arma al pronto intervento sul capoluogo, conseguita con il PCCT, rappresenta un momento fondamentale nella efficiente organizzazione delle attività di sicurezza per il territorio ed ancor più propulsivo di un impegno per il Comando provinciale dei Carabinieri, ad essere vicino, con i propri uomini e donne, ai bisogni delle comunità di questa provincia».
«Esprimo tutta la mia riconoscenza alla prefettura di Monza e Brianza – ha dichiarato il sindaco di Monza Dario Allevi – che ha proposto un Piano di controllo del territorio volto a rafforzare il coordinamento fra le varie forze dell’Ordine, assegnando un ruolo attivo e specifico alla Polizia locale in grado di potenziare ulteriormente il bisogno di sicurezza da parte dei cittadini. Lo stesso assessore alla sicurezza Federico Arena, attraverso le attività coordinate dal Comando, lavora quotidianamente per intensificare i controlli, soprattutto nelle zone più critiche del territorio, già da tempo sotto stretta osservazione».