Monza: il piano della giunta per il rilancio di piazza Bonatti

Nuovi arredi, nuovo verde, associazioni coinvolte: l'obiettivo è fare vivere l'area tutto l'anno a favore dei cittadini.
Piazza Bonatti a Monza
Piazza Bonatti a Monza

Piazza Bonatti a Monza dovrà vivere tutto l’anno e, possibilmente, nell’intero arco della giornata. È l’obiettivo che la giunta Pilotto proverà a centrare con il progetto di riqualificazione dell’area presentato alla consulta Regina Pacis-San Donato dall’assessore alle Attività produttive Carlo Abbà. «Renderemo la piazza più verde – spiega l’amministratore – con la piantumazione di alberi anche ad alto fusto, installeremo alcune panchine e predisporremo uno spazio adatto a ospitare mercatini ed eventi nella zona vicina al parcheggio laterale».

Monza e piazza Bonatti: da spianata ad aggregazione

L’area oggi è una spianata che, a causa della mancanza di zone d’ombra, non favorisce l’aggregazione degli abitanti del quartiere in particolar modo d’estate, quando è arroventata dal sole. L’unico punto di ritrovo è costituito dai tavolini e dagli ombrelloni posizionati dal bar che si affaccia sul lato opposto di via Buonarroti.

Dopo l’intervento lo spazio potrebbe essere ravvivato da giochi per i bambini: il progetto esecutivo, aggiunge l’assessore, dovrebbe essere pronto nel giro di alcuni mesi in modo da terminare i lavori entro l’estate 2024. «Il tempo stringe – commenta – dobbiamo rispettare la scadenza per evitare di perdere il finanziamento da 150.000 euro concesso dalla Regione al Distretto unico del commercio» che, oltre al Comune, comprende le associazioni dei negozianti e degli artigiani.

Monza e piazza Bonatti: associazioni coinvolte

Il piano di riqualificazione non si esaurirà con la chiusura del cantiere: «La parte innovativa è un’altra – afferma Abbà – affideremo per un paio di anni a una o più associazioni la programmazione delle iniziative. Non ci interessano le singole serate, ma un piano complessivo di manifestazioni articolate sull’intera settimana perché la piazza potrà vivere solo se i cittadini la sentiranno loro».