Un ingresso composto, in punta di piedi quello del nuovo comandante della polizia locale di Monza, Pietro Curcio, che dal 27 dicembre è alla guida del comando di via Marsala e dei sui cento e passa uomini. Un incarico assunto dopo aver guidato per anni il comando di Sesto San Giovanni durante una carriera iniziata nel 1980 e arrivata via via, con tanta gavetta, fino ai vertici.
«Abbiamo mantenuto l’impegno di dare alla città un nuovo comandante entro l’anno» ha detto soddisfatto il sindaco Dario Allevi, che cancella così definitivamente la parentesi Vergante “della quale non voglio più parlare” ha precisato. Curcio è stato scelto tra sei candidati su una rosa iniziale di diciassette. «Non lo conoscevo – dice Allevi – ma appena l’ho visto è scattata la scintilla, ho capito che sarebbe stata la persona giusta al posto giusto».
Il sindaco, che con l’assessore alla sicurezza, Federico Arena, venerdì 11 gennaio ha fatto gli onori di casa, in municipio, alla presentazione, ha voluto ringraziare i reggenti, il commissario capo Francesca Galli e il vice comandante Pasquale Evangelista, che per qualche mese hanno guidato «in maniera esemplare» il Comando in attesa della nomina di Curcio. Ringraziamenti, in tal senso, sono arrivati anche dallo stesso Curcio, con il quale Allevi intende: «alzare ulteriormente l’asticella della sicurezza dopo un anno e mezzo di attività già straordinaria».
«Vogliamo dare al comandante un Regolamento della polizia locale aggiornato alle ultime direttive del Decreto Sicurezza», e magari qualche uomo in più, anche se il recente concorso andato in scena nel 2018 e un altro, quest’anno, porteranno in dote una ventina di nuovi agenti, sette dei quali sostituiranno colleghi andati in pensione o in mobilità.
«Intendo avviare un percorso fatto di efficienza e presenza sul territorio secondo le priorità indicate dalla giunta» ha detto Curcio, che ha scelto Monza: «in quanto si tratta di una città di caratura internazionale, la terza della Lombardia, un territorio prestigioso che mi darà modo di crescere professionalmente». Un incarico del quale si è detto orgoglioso. Da sè e dai suoi uomini pretenderà: «rispetto della legalità e delle regole, senso del dovere, professionalità e vicinanza ai cittadini per dare loro anche un senso di maggiore sicurezza percepita» e auspica una stretta collaborazione per ausilio e supporto con le altre forze dell’ordine del territorio.