Anche il corpo degli alabardieri esprime commozione e cordoglio per la scomparsa di Felice Camesasca. Lo fa come è nello spirito del piccolo esercito a servizio del duomo, con poche righe affidate ai social, un messaggio di stima e riconoscenza come in tanti stanno lasciando in queste ore.
“Grande uomo e umanista, era molto vicino agli alabardieri, ne ha studiato le uniformi e ha realizzato alcuni disegni delle nostre armi, che sono stati poi pubblicati nel libro dedicato alla storia degli alabardieri e sono visionabili sul sito del corpo”, spiega Lorenzo Perego, comandante degli alabardieri del duomo di Monza.

Gli alabardieri di Monza ricordano Camesasca: “Grande uomo e umanista”
Un lavoro puntiglioso e dettagliato quello svolto da Camesasca, che aveva voluto riprodurre su carta non solo l’esatta riproduzione delle armi in dotazione, soprattutto la celebre alabarda che viene sorretta a mano dai membri del corpo durante i servizi in divisa, ma anche i dettagli minuti delle forme e i dati relativi alle dimensioni.
La passione per Monza, per il suo dialetto, le tradizioni, gli aneddoti e le storie aveva portato Felice Camesasca ad interessarsi approfonditamente a una della unicità che contraddistinguono la città e il duomo. Gli alabardieri, infatti, sono il solo corpo autorizzato ad entrare in chiesa in armi, oltre alle guardie svizzere vaticane.