Era uno dei “vecchi signori” di Monza. Cultore di storie e di aneddoti cittadini, esperto di espressioni dialettali, ma anche critico e pungente quando qualcosa non andava nel verso giusto. Felice Camesasca si è spento nella notte tra il 29 e il 30 luglio. Classe 1928, avrebbe festeggiato 96 anni il 23 agosto. Camesasca era un personaggio vulcanico ed eclettico. Amava lo sport, la scrittura, l’impegno sociale. Fin da giovane aveva fatto parte degli ambienti cattolici cittadini e durante la Seconda Guerra Mondiale, con il gruppo scout delle Aquile Randagie, aveva aiutato le persone perseguitate dal regime (tra le quali alcune di religione ebraica) a passare il confine svizzero.
Si era diplomato nel 1948 all’Istituto Hensemberger. Il padre Martino era stato uno dei promotori della costruzione della Capanna Alpinisti Monzesi sul Resegone. Un luogo molto caro anche a Felice, tanto da dedicargli il libro “Allora ci vediamo in Capanna” dove ha raccontato curiosità, storie di tante camminate e di scorpacciate di polenta. Spesso telefonava alla nostra redazione in concomitanza della “Monza-Resegone” per riportare qualche aneddoto sulla Capanna.
Addio a Felice Camesasca, esperto di espressioni dialettali e tra i fondatori del Lions Club Monza Duomo
Alla passione per la montagna, Camesasca univa quella per l’acqua. È stato presidente del Comitato regionale Lombardia della Federazione Sci Nautico e ha fatto “proseliti” di questa disciplina in città. Monzese doc, non ha conosciuto direttamente il dialetto (“a casa nostra si parlava italiano” sottolineava) ma si è avvicinato alla vulgata monzese sentendola parlare dal “popolo”. In un’intervista rilasciata al nostro giornale rammentava di aver imparato il dialetto nel quartiere san Gerardo, quello che un tempo veniva chiamato il “Popolo maligno”. “Ho pensato di trascrivere tutti i termini che ho sentito durante la mia infanzia su un quadernetto- ricordava– La prima pagina porta la data del 1980. È appena mi viene in mente una parola o un’espressione la annoto con cura”.
Da questi preziosi appunti sono nati un “Breve dizionario del dialetto monzese” (il primo del suo genere) e un volumetto dedicato al “Dialetto monzese e brianzolo”. Camesasca è stato tra i fondatori del Lions Club Monza Duomo e in seno al club aveva ideato la premiazione degli elementi delle Forze dell’Ordine che si erano distinti in città. Si è dedicato anche al Leo Club, i giovani lionisti, e ha ricevuto diverse onorificenze dai Lions. Nel 2011 aveva perso la moglie Alessandra Besana, detta Pucci, un vuoto incolmabile per lui che ricordava la sua amatissima compagna in ogni occasione. Il funerale di Felice Camesasca sarà celebrato giovedì 1 agosto alle 10.45 nel Duomo di Monza.