Il quartiere San Fruttuoso a Monza è assediato dal traffico “parassita” e la risposta, secondo il comitato dei residenti, è una ztl sull’anello storico delle vie San Fruttuoso e Risorgimento. Quello “parassita” è il traffico di attraversamento veloce che ancora soffoca il quartiere malgrado l’apertura della galleria del viale Lombardia nell’aprile del 2013.
I “cittadini-osservatori” del Comitato San Fruttuoso 2000 hanno inviato la proposta in una dettagliata nota- con tanto di tabelle sulla rilevazione dei flussi di traffico che, nelle ore di punta, registrano lungo l’anello del quartiere storico la frequenza di un veicolo ogni due secondi- a Paolo Confalonieri, assessore alla Mobilità.
Una zona a traffico limitato, secondo il Comitato, che dovrà garantire il controllo elettronico degli accessi – sospesi dalle 21 alle 6 e comunque consentiti a tutti i residenti del comune di Monza con un limite di velocità permanente fissato a 30 chilometri orari e senza rallentatori stradali perché causa di un «rumore ripetitivo fastidioso specie nelle ore notturne».
Ma il nodo prioritario da sciogliere, sostiene HQMonza- San Fruttuoso 2000, è il traffico di attraversamento: «Il problema è storico ed è peggiorato: prima della realizzazione del tunnel, l’itinerario interno al quartiere era utilizzato per evitare le code sulla statale 36».
E negli anni di cantiere si è accentuato. «Oggi- continua la nota di HQ- molti continuano a scegliere questo percorso anziché la galleria, in parte per abitudine e in parte perché ritengono, in questo modo, di saltare i semafori di viale Lombardia, convinti di risparmiare tempo (cosa che si verifica soltanto in talune condizioni). Questo traffico parassita, tra l’altro, costituisce anche motivo di pericolo in prossimità delle scuole, in particolare Andersen e Alfieri».
Il Comitato segnala a Confalonieri anche un aumento del traffico pesante che entra nel quartiere in particolare da sud, attraverso via Mornerina. Tra i sei punti dolenti del traffico locale, con l’accesso alle scuole (si chiedono maggiori controlli da parte della Polizia locale sulla sosta selvaggia) , l’eccessivo utilizzo di via Ticino e il tratto di viale Lombardia tra le vie Suor Cambiago e Scrivia «ad altro rischio» per i pedoni, c’è anche il problema della sosta nel comparto storico del rione, «oggettivamente insufficiente per i residenti e per il commercio». Secondo il comitato potrebbe essere risolta mediante l’utilizzo dell’area privata dell’ex oratorio parrocchiale lungo via Tazzoli.