Monza, i volontari dell’Associazione parkinsoniani ricordano Marisa Boati

I volontari della sezione monzese dell’Associazione parkinsoniani ricordano Marisa Boati, che l’aveva fondata.
Marisa Boati ricordo associazione parkinson
Marisa Boati ricordo associazione parkinson Sarah Valtolina

La chiesa di Triante, a Monza, ha accolto i tantissimi che venerdì scorso hanno voluto dare l’ultimo saluto a Marisa Boati, volto storico del volontariato in città e non solo.

Nata a Milano («ci teneva a sottolinearlo», ha detto il nipote durante il ricordo in chiesa) 94 anni fa, è stata fin da subito volontaria nell’Unitalsi di Monza. All’interno di questa realtà e grazie all’amicizia con padre Pietro Cavazza, dei dehoniani, e Generosa Nova, ha fondato il gruppo Amici del Sacro Cuore, diventato poi con il tempo un’associazione, un vero e proprio punto di riferimento per le famiglie con figli diversamente abili. Referente per anni del periodico dell’Unitalsi La Grotta e fondatrice, nel 1992 della sezione monzese dell’Associazione italiana parkinsoniani, che lei stessa aveva contribuito ad istituire a Milano due anni prima.

E proprio i volontari dell’Aip hanno voluto ricordare il suo impegno instancabile e l’affetto profondo che ha sempre mostrato verso i malati, quelli che lei definiva “i suoi parkinsoniani” e le loro famiglie.

“Marisa sembrava eterna. Il suo entusiasmo e la sua vitalità contagiavano tutti e mettevano in moto la realizzazione di progetti preziosi.

È così che nel 1992 diede vita in Monza alla prima sezione staccata di AIP – Associazione Italiana Parkinsoniani, di cui era stata co-fondatrice a Milano nel 1990.

La sua attività di volontariato, con la Fondazione degli Amici del Sacro Cuore, e in Unitalsi, avevano evidenziato la sua sensibilità nei confronti delle malattie, soprattutto di quelle che condannavano i malati all’isolamento sociale e per le quali l’attenzione era allora scarsa.

La sua professione l’aveva, già da prima, messa in contatto con altri paesi d’Europa e Oltreoceano. Da un amico residente negli Stati Uniti era giunta a conoscenza di un’associazione di malati di Parkinson che promuoveva la socializzazione tra i malati stessi e un contatto efficace con le istituzioni e con il mondo della ricerca. Da tutte queste esperienze erano derivate la fondazione dell’associazione nazionale AIP e poi della sezione di Monza.

Con semplicità e determinazione Marisa iniziò con le sue telefonate durate fino all’ultimo giorno: rapida, impetuosa ed affettuosa come sempre. In questo modo raggiungeva con la stessa disinvoltura le stanze del potere pubblico, i medici, i malati e le famiglie.

Raccolse quindi un piccolo gruppo di volontari ed iniziarono gli incontri periodici con i medici, le uscite di gruppo, nel 1993 prese vita il primo laboratorio di arte terapia.

A cascata si susseguirono il corso di terapia della voce ed altre utili iniziative per agevolare le attività di fisioterapia, proseguite nel tempo con un crescente numero di ammalati e di volontari.

Nel 2014 Marisa si prodigò per partecipare ad un bando emesso annualmente dalla Fondazione della Comunità Monza e Brianza. Fu presentato un progetto di sostegno e aiuto ai malati di Parkinson, che fu approvato, e da allora ogni anno finanziato: un contributo importante che ci ha permesso di offrire ai nostri soci una molteplicità di interventi di sostegno e di socializzazione.

L’attività dell’Associazione ha dato vita a ottime relazioni con molti medici, che sempre hanno partecipato con generosità ed affetto agli incontri periodici. Gli stessi sono stati importanti relatori del convegno cittadino “Arrendersi? Mai!” del 2018, dedicato alla malattia di Parkinson.

Marisa lascia un grande vuoto: ma la sua fede e la sua energia ispireranno sempre rinnovate azioni e il coraggio necessario per proseguire.

La voce di un parkinsoniano, tra le mille testimonianze di affetto e di dolore pervenute in questi giorni, ci suggerisce: «Impossibile dimenticare una persona speciale, che ha usato il suo tempo per migliorare la nostra vita, con una sensibilità davvero unica». Grazie, Marisa, avrai sempre un posto grande nei nostri cuori.
I Volontari dell’AIP sezione di Monza