Monza: i terreni confiscati di via Marelli tornano allo Stato

I due terreni di via Marelli a Monza confiscati alla criminalità organizzata torneranno allo Stato: troppo alti i costi di bonifica.
Monza terreni via Marelli
Monza terreni via Marelli

I due terreni di via Marelli a Monza torneranno all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Ansbc): lo anticipa il vicesindaco Egidio Longoni, che conta tra le sue deleghe anche quella al Patrimonio.

Monza: i terreni confiscati di via Marelli tornano allo Stato, costi di bonifica troppo alti

I costi per bonificarli «dalle sostanze inquinanti» e «dai rifiuti ad alto coefficiente di tossicità» rinvenuti solo di recente, e di cui la scorsa settimana l’assessore alla Legalità e all’Antimafia Ambrogio Moccia aveva dato notizia al Cittadino, risultano troppo elevati per essere sostenuti dalle sole casse di piazza Trento e Trieste. Longoni stima possano servire «almeno 1,5 milioni di euro»: impossibile al momento per il Comune contare su una disponibilità del genere.

Delle operazioni di bonifica potrebbe piuttosto farsi carico l’Agenzia, a cui presto saranno riconsegnati: «Potrebbe farlo – ipotizza Longoni – attingendo ai fondi di cui dispone proprio per far fronte a queste eventualità».

Monza: i terreni confiscati di via Marelli tornano allo Stato, erano in disponibilità dell’amministrazione da un anno e mezzo

I due terreni confiscati alle mafie erano entrati nelle disponibilità dell’amministrazione comunale circa un anno e mezzo fa: per il Comune di Monza hanno rappresentato la prima iscrizione, nel proprio patrimonio, di beni provenienti da una confisca alla criminalità organizzata. Dalle prime verifiche effettuate i terreni, tra loro confinanti e dal valore stimato di 258mila euro, erano risultati “idonei a essere utilizzati per scopi istituzionali e sociali ovvero economici con il reimpiego dei proventi per finalità sociali”.

Lo aveva reso noto la stessa amministrazione in una nota stampa del dicembre 2022, a cui aveva fatto seguito, dodici mesi dopo, un aggiornamento sulle operazioni di bonifica, per cui il municipio aveva previsto di spendere poco meno di 40mila euro per rimuovere materiali, scarti e rifiuti abbandonati in superficie. L’analisi dello stato di salute dei terreni è stata realizzata solo in un secondo momento e ha portato alla scoperta di sostanze inquinanti – nessun dettaglio, però, da palazzo sulla natura di questi rifiuti né sulle attività che potrebbero averli generati.

Monza: i terreni confiscati di via Marelli tornano allo Stato, non lontano erano stati rinvenuti i resti di Lea Garofalo

«La procedura normativa – precisa Longoni – prevede che, in caso di restituzione all’Agenzia, i terreni finiscano poi al demanio. Se l’Agenzia, a bonifica realizzata, volesse riaprire una discussione con l’amministrazione, potremmo continuare a lavorare al progetto che, nelle nostre intenzioni, avrebbe portato alla realizzazione di alloggi per persone in condizioni di fragilità e di uno spazio interattivo da dedicare all’educazione alla legalità».

Una scelta, quest’ultima, particolarmente significativa: non lontano da quei terreni ai margini di San Fruttuoso nel 2012 sono stati rinvenuti i resti della testimone di giustizia Lea Garofalo, uccisa dall’ndrangheta e ricordata anche da una targa e una statua nel vicino cimitero di quartiere.