«Il coraggio e la lungimiranza degli inizi, la tenacia e la coerenza della perseveranza, la fortezza e la fierezza dei momenti traumatici della sua storia possono incoraggiare uno sguardo fiducioso sul futuro». È racchiusa in queste poche righe tutta la storia de “il Cittadino”, perfettamente riassunta dalle parole dell’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, che ha preso carta e penna per scrivere di suo pugno un augurio per i 120 anni della testata.
La sua è una vicinanza che arriva da una particolare attenzione al mondo dell’informazione, anche locale, ribadita in più circostanze.
«Date vita a un giornalismo “made in Italy”, a una via italiana al giornalismo di qualità»: questo il suo invito espresso solo alcune settimane fa, durante la Festa del Patrono dei giornalisti, San Francesco di Sales, nel suo incontro con giornalisti e operatori della comunicazione, organizzato dall’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali in collaborazione con Ucsi Lombardia, Unione cattolica stampa italiana, di cui fa parte anche “il Cittadino”. Gli auguri in redazione sono arrivati proprio pochi giorni dopo la visita di monsignor Delpini a Monza, per incontrare i sindaci brianzoli.
LEGGI gli auguri del Presidente Mattarella
Il personale messaggio dell’arcivescovo arriva al giornale dopo quello inviato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, giunto in redazione a inizio febbraio. Anche il presidente Mattarella, proprio come l’arcivescovo, ha ricordato le radici del giornale, assegnando a tutti il compito, in continuità con la storia, di continuare a fare informazione responsabile e proseguire nell’affermare con impegno l’identità di un territorio.
Il testo del messaggio:
“Mi unisco volentieri alle attestazioni di stima, di apprezzamento, di incoraggiamento per il settimanale il Cittadino di Monza e Brianza che celebra i 120 anni di pubblicazione. Il coraggio e la lungimiranza degli inizi, la tenacia e la coerenza della perseveranza, la fortezza e la fierezza dei momenti drammatici della sua storia possono incoraggiare uno sguardo fiducioso sul futuro.
La Chiesa locale continua a sentire la responsabilità di tenere viva una voce intelligente, costruttiva, radicata nel territorio. Da parte mia formulo i migliori auguri e invoco ogni benedizione per la proprietà, per la direzione e redazione e per tutti i lettori.”