Se il furto resta tra i reati più odiosi da subire, quando lo si subisce in luoghi considerati sacri per la loro funzione, allora diventa persino oltraggioso. Luoghi come il cimitero. Proprio al cimitero centrale di Monza si sono verificati diversi furti nei mesi scorsi. L’ultimo solo pochi giorni fa. A raccontarlo è il diretto interessato.
Monza, furti al cimitero di via Foscolo: il modulo per la segnalazione
«Due settimane fa mia madre ottantenne è stata sulla tomba di mio padre e non ha notato nulla di strano. Quando è tornata un paio di giorni dopo la croce di bronzo che sormontava la lapide era sparita, divelta e portata via». Incredulo davanti a un gesto tanto meschino l’uomo ha denunciato l’accaduto alla portineria del campo santo, scoprendo che gli addetti al cimitero sono in possesso di un apposito modulo destinato proprio alla segnalazione di questi furti.
Monza, furti al cimitero di via Foscolo: l’impronta della scarpa sulla tomba
«Dopo aver sentito il racconto di mia mamma sono tornato io stesso sulla tomba di mio padre per verificare quanto successo e ho trovato chiaramente l’impronta infangata di una scarpa proprio sulla lastra che ricopre la tomba. Segno che i ladri sono saliti con i piedi sulla lastra per strappare la croce».
Quella croce mancante, oltre all’evidente danno economico ha rappresentato per la famiglia del defunto uno sfregio ai loro sentimenti e al ricordo del loro caro: «I miei genitori si sono conosciuti in montagna e la lapide di mio padre ricorda le creste delle montagne, con la croce del tutto simile alla croce che erano soliti raggiungere durante le loro passeggiate».
Monza, furti al cimitero di via Foscolo: gli episodi durante l’estate
Proprio dai custodi del cimitero, a cui ha lasciato il modulo di segnalazione compilato per documentare l’accaduto, ha saputo di altri episodi di furto che si sono verificati durante l’estate.
«Mi hanno detto che il cancello sul retro, che si affaccia su viale delle Industrie, è stato trovato manomesso e che da alcune tombe che si trovano in quella zona sono state rubati oggetti come vasi per i fiori, croci e addobbi metallici».
Una prassi in voga già da qualche tempo. Soprattutto dalle tombe più antiche vengono portate via lettere e numeri, ma anche intere statue soprattutto dalle tombe che devono essere smantellate perché al termine della concessione.
Monza, furti al cimitero di via Foscolo: rubato anche un cellulare dall’auto
La brutta avventura del lettore che ha raccontato il fatto non è però finita qui. Il 30 settembre si trovava di nuovo al cimitero di Monza. «Ero entrato con l’auto per accompagnare mia mamma davanti alla tomba del papà. Lei fatica a camminare e così usiamo un pass per entrare. Arrivati davanti alla lapide siamo scesi dall’auto e ci siamo avvicinati alla tomba del papà. Non ho chiuso la macchina con le chiavi anche perché mi trovavo lì a pochissimi metri, eppure qualcuno è riuscito ad aprire lo sportello e a rubarmi il telefono cellulare che avevo lasciato sul cruscotto. Non ci volevo credere, una settimana dopo il furto della croce di mio padre ora anche il cellulare. Davvero non ci si può fidare nemmeno quando si entra dal cancello del cimitero».
Questa volta la denuncia l’ha sporta al comando dei carabinieri. Impossibile recuperare il telefono, anche perché le sole telecamere in loco sono puntate sugli ingressi. «Sono sconcertato e amareggiato, non c’è rispetto per i vivi e nemmeno per i morti»