“Indici di disagio” che in qualche occasione si trasformano in reati. Si è parlato di giovani nel corso dell’ultima riunione del Comitato provinciale sull’ordine e la sicurezza pubblica convocata dal prefetto Palmisani, che ha visto la presenza del sindaco di Monza, del Questore e dei vertici dei comandi provinciali delle Fiamme Gialle e dei carabinieri. Il focus è stato il fenomeno del disagio giovanile, con specifico riferimento al capoluogo brianzolo, in considerazione anche del fatto che, con l’approssimarsi della stagione estiva e l’inizio delle vacanze scolastiche, crescerà sensibilmente la presenza di persone, soprattutto giovani, appunto, nelle vie e piazze del centro e nelle zone della cosiddetta “movida”.
Monza e “malamovida”, la riunione del Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica
A rassicurare è il fatto che dai dati in possesso delle Forze di Polizia e dagli approfondimenti svolti dal Comune non sarebbero emerse “situazioni reiterate di particolare gravità”, anche se non mancano “segnalazioni di comportamenti scorretti da parte di giovani e giovanissimi”.
Di qui l’indicazione a interventi di tipo preventivo e repressivo sul territorio “per garantire la sicurezza generale” e azioni sul piano formativo per promuovere modelli comportamentali positivi. Sotto quest’ultimo aspetto, nell’ambito del Tavolo di prevenzione e contrasto del fenomeno del disagio giovanile, in Prefettura, con il coinvolgimento di Provincia, Comune di Monza e altri comuni della provincia, Forze dell’Ordine, ATS, ASST e Ufficio Scolastico Territoriale e referenti degli Istituti secondari di secondo grado e dei Centri di formazione professionale, sono stati svolti incontri formativi nelle scuole per parlare di abuso di alcol e di sostanze stupefacenti, dell’uso distorto delle tecnologie e di violenza di genere. E’ possibile che iniziative analoghe saranno estese anche alle scuole medie ed è allo studio anche un coinvolgimento dei genitori.
Monza e “malamovida”, la mappa dei punti caldi e la possibile chiusura delle aree verdi di notte
Parlando invece delle misure di vigilanza per il periodo estivo, nel corso dell’incontro è stata portata ad esempio in modo positivo l’esperienza “dell’approccio sinergico” sperimentato con il Protocollo di intesa tra Prefettura, Comune di Monza ed altri Comuni della provincia, Confcommercio e Ascom, che ha portato ad azioni congiunte a favore dei giovani “per garantire che la partecipazione al divertimento notturno nelle zone della movida avvenga in modo sicuro, responsabile e rispettoso delle esigenze dei residenti”. Saranno quindi valutate altre modalità di coinvolgimento dei gestori degli esercizi pubblici, “mediante specifici accordi con le rispettive organizzazioni maggiormente rappresentative”, come previsto dalle Linee Guida approvate dal Ministro dell’Interno.
Verranno inoltre analizzate le segnalazioni pervenute durante i mesi estivi, nel 2024, per numero, frequenza e tipologia, così da “mappare” eventuali aree della città “più calde” dove valutare “una diversa specifica regolamentazione degli orari degli esercizi pubblici”. Presa infine in esame la situazione di alcune zone più delicate e complesse sotto il profilo della sicurezza e del controllo come i giardini del N.E.I.. Al Comune di Monza è stata posta la necessità di valutare un potenziamento dell’illuminazione e la chiusura delle aree verdi nelle ore notturne.