Battute finali per la quarta edizione di simulazione emergenziale “Vardirex” (Various Disaster Relief Exercise), a Monza e Cesano Maderno oltre che a Toscolano Maderno e Salò (BS) e Campiglia dei Berici (VI). L’esercitazione, come le prevedenti, durata cinque giorni, aveva lo scopo di ottimizzare il supporto dell’Esercito in attività emergenziali di competenza della Protezione Civile in caso di allertamento per pubbliche calamità.
Mercoledì 24 novembre, in mattinata, alla presenza del Viceprefetto Vicario di Monza e della Brianza, Beaumont Bortone, del Comandante delle Truppe Alpine Generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba, del Presidente Nazionale dell’Associazione Alpini, Sebastiano Favero, della Responsabile della Protezione Civile Nazionale, Paola Pagliara e di rappresentanti delle comunità locali, si sono svolte le fasi finali dell’esercitazione.
A Monza e Cesano Maderno una task force coordinata dal Comando Truppe Alpine dell’Esercito, formate da unità specialistiche del Genio Militare e della Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini, hanno operato in sinergia nella simulazione di attività di soccorso e di ripristino della normalità a seguito di eventi calamitosi comportanti rischio idraulico e idrogeologico.
La complessa esercitazione è servita a testare la funzionalità del sistema emergenziale regionale, che nella specifica esercitazione si è avvalso della Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini, e su come lo stesso potrebbe intervenire per contrastare eventi emergenziali di tipo alluvionale, in particolari condizioni meteo avverse e con il vincolo di rispettare le norme di mitigazione dei rischi da Covid-19.
Esercito e Associazione Nazionale Alpini hanno schierato oltre 350 persone ed assetti specialistici e numerosi mezzi e materiali tecnici provenienti principalmente dalla Brigata Alpina “Taurinense” e dalla Brigata “Julia” militari e volontari del sistema della Protezione Civile con particolari competenze nei relativi campi di intervento, spesso derivanti anche da esperienza maturata in precedenti impieghi negli interventi di pubbliche calamità che hanno colpito in passato l’Italia.
Gli uomini del 32° Reggimento Genio Guastatori di Fossano (CN) al comando delle due Task Force hanno lavorato alla messa in sicurezza e al ripristino di strutture essenziali. A Monza è stata svolta una pulizia preventiva dell’alveo del fiume Lambro, per scongiurare eventuali esondazioni e il pompaggio di acque con idrovore ad alta capacità dal Parco di Monza.
I piloti e gli elicotteri del 4° Reggimento AVES (Aviazione Esercito) di Bolzano hanno garantito i collegamenti aerei a tutto vantaggio della rapidità dei soccorsi, le Squadre Soccorso Alpino Militare del 2° Reggimento Alpini di Cuneo hanno portato a termine operazioni complesse di primo soccorso ed evacuazione di feriti mentre il personale del Reggimento Logistico “Taurinense” di Rivoli (TO) ha garantito il trasporto e la movimentazione di mezzi e materiali per la gestione di un campo di accoglienza. A tutti questi attori si sono inoltre aggiunti assetti specialistici del 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona, del 2° Reggimento Genio Guastatori di Trento e del 2° Reggimento Trasmissioni di Bolzano.
Le comunicazioni, che rappresentano una delle componenti di fondamentale importanza durante una gestione emergenziale, sono state assicurate da operatori radio dell’ANA e Trasmettitori Alpini che hanno saputo ottimizzare il flusso delle informazioni anche in condizioni estreme causa compartimentazione del territorio montano e distanze fra le zone interessate dall’esercitazione.
Il tutto è stato perfettamente coordinato con le componenti del sistema di gestione e risoluzione della crisi (Protezione Civile Regionale, Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini – ANA, Sanità alpina dell’ANA, Prefettura di Monza e della Brianza e prefettura di Brescia e Comuni interessati).
Particolarmente soddisfatto delle attività svolte il Prefetto di Monza e della Brianza, Patrizia Palmisani che ha evidenziato come d’intesa con l’Esercito Italiano, sia stato elaborato “uno scenario complesso che simula un evento emergenziale idrogeologico, al fine di consentire ai Comuni coinvolti di verificare l’adeguatezza delle proprie pianificazioni d’emergenza”; a tal proposito, “da venerdì scorso è stata disposta l’attivazione, presso i locali della Prefettura, del Centro Coordinamento Soccorsi e della Sala Operativa, attraverso cui è stato seguito lo sviluppo delle attività in stretto raccordo con le strutture operative impegnate nell’esercitazione”.
ll Presidente dell’ANA, Sebastiano Favero, dopo aver sottolineato la consolidata positività del rapporto tra ANA, Dipartimento di Protezione Civile e Truppe Alpine, ha ricordato dimensioni ed efficacia dello strumento di Protezione Civile ANA, che conta “su circa quindicimila uomini tutti addestrati e qualificati”. Inoltre, il Presidente ha sottolineato che esercitazioni come VARDIREX, “lanciano messaggi fondamentali, soprattutto ai giovani il cui impegno è di grande importanza per il Paese ed ha ricordato l’esperienza formativa dei campi scuola per ragazzi e ragazze dai 16 ai 25, avviata quest’anno dall’ANA, in cui i giovani si sono confrontati con le realtà degli Alpini e della Protezione Civile, traendone esperienze giudicate unanimemente positive”.
Il Comandante delle Truppe Alpine, Generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba, ha voluto sottolineare l’importanza dell’accordo di collaborazione tra l’Associazione Nazionale Alpini e le Truppe Alpine dell’Esercito (accordo teso a definire nel dettaglio quanto già finora messo in campo) evidenziando come “La Forza Armata, in questa circostanza con le Truppe Alpine e le strutture operative dell’Associazione Alpini” sia “pienamente coinvolta in programmi e sperimentazioni che hanno come obiettivo il raggiungimento di una maggiore capacità d’intervento in sinergia con tutte le altre organizzazioni che si occupano di previsioni e soccorso”.